Note di regia di "L'Atlante delle Meraviglie"
Dopo un periodo di emergenza che la società ha vissuto e sta vivendo, credo sia importate progettare, creare e realizzare produzioni culturali che motivino il pubblico con poesia e bellezza a non smettere di essere curioso.
Ritengo sia importante essere onirici, empatici e poetici, allontanarsi dalla narrazione convenzionale e offrire al pubblico qualcosa da connettere alla propria strada per un momento emotivo. La multidisciplinarietà va coltivata ed è necessaria per interpretare in maniera contemporanea le nuove esigenze e pluralità che le arti richiedono, per sperimentare una molteplicità di possibili forme del dialogo creativo, e per arrivare a nuove forme di espressione artistica.
Non deve quindi stupire, perché basta guardarsi attorno, per scoprire che cresce il bisogno di condividere, di godere insieme di un bel concerto, di una bella opera o film.
È l’esperienza estetica che manca, il ritorno a essere capaci di meraviglia e di stupore, acceleratori della coscienza, del pensiero, della comprensione dell’universo.
L’arte, infatti, in tutte le sue forme espressive, può dirsi veramente tale quando provoca, in chi l’osserva, delle EMOZIONI.
Ciò di cui abbiamo bisogno è di ri-educare all’estetica, essere curiosi, cercare di sapere, cercare di conoscere, indagare il senso della vita e la sua complessità.
Recuperare la comprensione umana attraverso l’arte, dal romanzo al teatro, dal cinema alla poesia, alla pittura, per tornare a ri-vedere con lo sguardo pulito, a ri-conoscere il bello e la meraviglia, per ri-prendere il controllo delle nostre vite contro l’ascesa dell’insignificanza.
Su questi principi quindi si fonda questo progetto, e le sensazioni, le emozioni, e le fonti di curiosità che ci circonderanno ci permetteranno così di vivere una esperienza di sensibilità artistica e comprensione umana.
Le parole di Bach esprimono sentimenti universali in cui tutti ci possiamo riconoscerci.
Infatti, MOVE.TOUCH.INSPIRE.,(commuovi, scuoti, ispira) sono gli obiettivi che ogni volta mi prefiggo quando affronto qualsiasi progetto artistico, qualsiasi sia l'ambito (cinema, teatro, eventi).
Monica Manganelli