NAZRA PALESTINE FILM SHORT FESTIVAL 4 - Tutti i premi
“The present” di Farah Nabulsi è risultato il miglior cortometraggio nella la tappa napoletana della 4a edizione del Nazra Palestine Film Short Festival, organizzata da Ecole Cinema con la direzione artistica di Sabrina Innocenti e il coordinamento di Monica Macchi, dopo 4 giorni di proiezioni e incontri nella Sala del Capitolo del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, alla presenza anche del Vice Sindaco di Napoli Maria Filippone.
“Per aver saputo raccontare un tema non nuovo, gli effetti dell’occupazione israeliana sulla vita quotidiana dei palestinesi, con una forza espressiva che promana dai più piccoli dettagli e dall’incalzante colonna sonora in una tensione narrativa che inchioda lo spettatore dentro la gabbia-check-point approdando ad un finale vibrante ed inatteso”, così si è espressa la giuria sull’opera già vincitrice del premio Bafta 2021, candidato ai Premi Oscar nella categoria miglior cortometraggio e acquisito da Netflix nella serie Palestinian stories.
Il film di Nabulsi ha ottenuto anche il premio “Oltre le Mura”, assegnato dalle allieve del CPIA Napoli Provincia 1 della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, grazie anche al gran lavoro delle insegnanti dell’istituto.
Miglior documentario “Tear of Roses” di Emad Abdulrahman: “Per il coraggio e l’intensità emotiva con cui viene raccontata l’occupazione israeliana sin nelle pieghe della quotidianità, attraverso lo sguardo e le parole di donne di Gaza che nonostante le ferite, continuano ad impegnarsi nel lavoro e nella vita privata per tessere rapporti e relazioni che permettono loro di restare umane”.
Corto d’animazione poetico ed elegante sulla resistenza culturale che celebra il legame tra ricamo e radici in un omaggio contemporaneo a Leila Shahid, “Mariam” di Dana Durr è il miglior film sperimentale. Opera che ha conquistato anche la Giuria Giovani, composta da studenti del Liceo “Elsa Morante” di Napoli e l’istituto “Adriano Tilgher” di Ercolano, per “essere riuscita con immediatezza e semplicità a trasmette al meglio l’identità culturale palestinese, dimostrando come le tradizioni siano il mezzo di resistenza non violento più efficace. I simboli ricorrenti dell’ulivo, del ricamo e dell’attaccamento alla terra, in senso sia letterale che metaforico resi con uno stile estremamente originale sono al tempo stesso potenti e immediati”. Studenti che hanno voluto tributare una menzione speciale a "Omar" di Luca Taiuti e Marco Mario de Notaris, dedicato a Omar Suleiman, “grande figura di riferimento della comunità palestinese a Napoli che attraverso i sapori della sua cucina e il teatro mantiene viva la cultura della Palestina”.
Lyad Al Astall con “Gaza Footbullet” vince il premio “Vittorio Arrigoni” promosso dalla Fondazione Vitorio Arrigoni Vik Utopia Onlus va al regista del film che meglio racconta un progetto di sostegno alla popolazione palestinese in difficoltà. Menzione speciale per “Hajez” di Omar Rammal.
07/11/2021, 09:34