FESTIVAL DEL CINEMA DI PORRETTA TERME
20 - I candidati al Premio Petri
La ventesima edizione del
Festival del cinema di Porretta Terme, in programma dal 4 all’11 dicembre, propone anche quest'anno, tra i momenti più attesi, la terza edizione del Premio Petri.
Il
PREMIO ELIO PETRI, nato nel 2019 come omaggio al grande regista la cui opera ha un legame speciale con Porretta, amplia, in questa edizione 2021, le categorie di assegnazione dei premi: verrà infatti assegnato un premio come omaggio alla carriera e uno a un'Opera Prima o Seconda che si distingua, secondo la natura del Premio, per essere “un’opera contemporanea in cui sia evidente, ma non necessariamente esplicito, il lascito della eredità autoriale di Petri, con tematiche di denuncia sociale e politica in linea con il suo cinema, oltreché un originale uso del linguaggio cinematografico”.
Sono 6 i FILM selezionati in lizza per l’edizione 2021 del Premio Elio Petri:
I giganti di Bonifacio Angius (80', ITA, 2021);
Californie di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman (78', ITA, 2021);
Il legionario di Hleb Papou (81', ITA, 2021);
Brotherhood di Francesco Montagner (97', ITA, 2021);
Atlantide di Yuri Ancarani (80', ITA, 2021);
Europa di Haider Rashid (75', ITA, 2021).
La selezione della terza edizione del Premio Petri ci porta in viaggio tra terre diverse, vicine e lontane, alla scoperta di storie intime e sorprendenti. Si parte dalla Sardegna con I giganti di Bonifacio Angius, già nella short list italiana per gli Oscar come il miglior Film Internazionale 2022, una storia densa di rabbia, dolore, fragilità, ironia, cinismo, violenza, accompagnata dalle melodie nostalgiche ed evocative di Luigi Frassetto.
Dal Marocco a Torre Annunziata con Californie di Alessandro Cassigoli e Casey Kaufmann , romanzo di formazione premiato alle Giornate degli Autori per qualità dell'opera, coraggio, percorso personale, sguardo sul mondo, capacità di interpretare il presente, originalità di scrittura.
Due le opere prime tra i film selezionati per il Premio Petri: Il legionario del regista bielorusso Hleb Papou naturalizzato italiano, vincitore del premio come miglior regista emergente nella sezione del Festival di Locarno “Cineasti del Presente”; e Atlantide di Yuri Ancarani, videoartista e regista giunto alla Mostra del Cinema (sezione Orizzonti), che narra la storia di Daniele, un ragazzo che vive a Sant’Erasmo, frammento di terra emersa ai margini della laguna veneziana.
Infine, ci spostiamo nella penisola balcanica con Brotherhood, opera seconda di Francesco Montagner che racconta la giovinezza di un paese, la Bosnia, attraverso l’emancipazione di tre fratelli dal loro padre padrone; ed Europa del regista italo-iracheno Haider Rashid, che percorre il difficile viaggio di un giovane iracheno, Kamal, che sta entrando in Europa a piedi, attraverso la frontiera tra Turchia e Bulgaria.
La tradizionale CERIMONIA PROCLAMAZIONE E CONSEGNA avverrà sabato 11 dicembre sera, al cinema Kursal di Porretta, nel corso della cerimonia di premiazione e chiusura del Festival. A seguire la proiezione del film premiato.
IL COMMENTO DELLA GIURIA
L’idea alla base della short list di film italiani che concorreranno al premio Petri – si afferma in una nota della Giuria - si basa su due idee forza. La prima è quella di scegliere film che parlino della società in cui viviamo, ma in modo non diretto, non didascalico, proprio come faceva il grande Elio. La seconda è quella di scegliere un film indipendente, realizzato da un giovane che ha saputo affrontare le difficoltà di un prodotto libero. Se Bonifacio Angius con I giganti ha saputo scavare nel mondo delle tossicità e di una (falsa) sorta di amicizia virile, Hleb Papou con il legionario ha saputo trasformare l’idea alla base di un cortometraggio in una storia che tiene pienamente i novanta canonici minuti. Dal canto loro, Casey Kaufmann e Alessandro Cassigoli raccontano in modo non banale una storia di immigrazione e di ambientamento, e Francesco Montagner ci porta in Bosnia per narrare come tre fratelli hanno convissuto con una vita e un lavoro difficili e con un padre integralista islamico. Ha i tempi del cinema avventuroso Europa di Haider Rashid, e cui racconta una Venezia decisamente diversa Yuri Ancarani con il suo Atlantide. Sei film che tratteggiano una società composita e che si interrogano su come la si possa raccontare, su come il cinena debba cambiare per raccontare una società che cambia a ritmo vorticoso.
10/11/2021, 12:52