Note di regia di "L'Angelo dei Muri"
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L’Angelo dei Muri" è un gioco di immedesimazione tra il pubblico e il protagonista.
Con la macchina da presa gli staremo vicino. I suoi occhi diventeranno quelli dello spettatore. A volte lo seguiremo, a volte lo precederemo un po’, ma staremo sempre nel raggio delle sue percezioni, per vivere e provare, accanto a lui, ogni singola emozione, ogni sorpresa. Scopriremo con lui gli spazi che esplorerà, ci inoltreremo, attraverso lunghi piani sequenza, nelle penombre dei corridoi e affronteremo con lui i fantasmi del suo passato. Passo dopo passo, lo spettatore resterà intrappolato in quel fatiscente appartamento, teatro di tutto il film e dell’intera vita di Pietro. Murato insieme a lui in quel rifugio claustrofobico che immaginavo, tanto tempo fa, nelle notti della mia infanzia.
Lorenzo Bianchini