Note di regia di "Esterno Giorno"
Cinema e terrazze: ci sono tante terrazze in questo documentario, perché l’idea è nata nel periodo del lockdown, quando eravamo tutti chiusi in casa, non potevamo andare al cinema e le terrazze erano il nostro unico affaccio sul mondo. Per questo abbiamo voluto raccontare all’aperto le motivazioni e i modi con cui si fa cinema. Anche perché una risposta noi non siamo riusciti a trovarla e allora abbiamo pensato di chiederla a quattro cineasti: un’attrice e un attore, un regista e un produttore. A loro abbiamo chiesto di parlare non in solitaria o in una stanza, ma contaminandosi con i rumori della città, con il vento e il sole addosso. Ci hanno raccontato la loro risposta, la loro vita, perché questo è il cinema: vita. Ne è venuta fuori una sorta di istantanea dello stato del cinema italiano narrata da un punto di vista preciso. Per scoprire che portare una nave su una montagna si può, e non solo sul set
Luca Rea