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AMERICA LATINA - In famiglia tra normalita' e follia


Finalmente esce al cinema l’attesissimo terzo lungometraggio dei Fratelli D’Innocenzo, in concorso alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e non solo non delude le aspettative, ma addirittura le supera. Con Elio Germano, Astrid Casali, Carlotta Gamba, Federica Pala e Sara Ciocca In sala dal 13 gennaio distribuito da Vision Distribution


AMERICA LATINA - In famiglia tra normalita' e follia
"America Latina" di Fabio e Damiano D'Innocenzo
Massimo Sisti (Elio Germano) è un dentista attento, professionale e corretto con le sue dipendenti; ha una bella famiglia, una moglie complice con cui ha una relazione invidiabile e delle figlie talentuose ed equilibrate. Una vita apparentemente perfetta da non sembrare quasi possibile, volendo, a tratti, quasi irritante. L’unica nota stonata è quella piscina della loro bella villa in campagna, un po’ sporca, trascurata. Massimo sembra essere felice, quantomeno sereno, finché, in una giornata qualsiasi, succede un qualcosa di talmente inquietante che cambierà per sempre la sua vita. E anche quella dello spettatore in sala.
Tutto è perfetto e orribile nello stesso momento: i Fratelli D’Innocenzo riescono a raccontare il tormento di un’anima che soffre, che non capisce cosa stia succedendo nella sua vita e perché.

"America Latina" è il sogno che non esiste, è l’incubo che si impossessa della nostra vita e delle nostre esistenze, è un tributo all’oscurità della mente umana, alle domande che non potranno mai avere delle risposte e a quelle che non sono mai state formulate, che a malapena osiamo sussurrarci di nascosto, nei pensieri, senza osare pronunciarle.

Massimo Sisti è il protagonista della sua vita, di questo film che è stato scritto per lui. Massimo siamo tutti noi quando non sappiamo chi siamo, cosa stiamo facendo, che vita stiamo vivendo; quando siamo persi, confusi, smarriti. E poi siamo sempre noi quando realizziamo chi siamo veramente, quando apriamo gli occhi sulla realtà, quella vera, quella scomoda, quella che ogni giorno cerchiamo in tutti i modi di ignorare. Perché forse, alla fine, chi siamo veramente, non lo vogliamo sapere.

12/01/2022, 17:47

Beatrice Tomassetti