Note di regia di "Lea, un Nuovo Giorno"
Il mio approccio alla serie nasce da una volontà di raccontare una storia semplice, autentica che parla di amicizia, di passione, di paure, di lacrime e risate, ma anche dell'ironia della vita. Lea Castelli torna a Ferrara per riprendere il suo posto da infermiera nel reparto di pediatria dell'Ospedale Estense. È tornata per ricominciare lasciando alle spalle il suo dolore. Purtoppo presto scoprirà che non è così facile come credeva e che deve imparare ad accettare il suo passato per poter guarire. Da donna e madre ho cercato di calarmi nei panni di Lea, un'anima profondamente traumatizzata che cerca di tenere insieme i pezzi frantumati del suo essere. Volevo raccontare un per sonaggio femminile forte e sensibile allo stesso tempo, che vuole sopravvivere al dolore di una grande e terribile perdita. Ogni perdita porta in sé la capacità di rinascere. Ed è proprio questo il tema centrale del racconto: ogni giorno è un nuovo giorno. Partendo da Lea la trama affronta le tematiche delicate e commoventi delle storie delle infermiere, degli OSS, dei dottori e dei piccoli pazienti che animano la vita dell'Ospedale Estense. La grande fortuna di questa serie è dal mio punto di vista il cast di attori meravigliosi, la loro professionalità, passione e coinvolgimento mi hanno regalato una grande energia e motivazione nell'esercizio del mio lavoro. Mi piace poter pensare di dedicare questa serie ai lavoratori del settore sanitario che hanno salvato e continuano a salvare vite svolgendo un ruolo fondamentale nel periodo di crisi che abbiamo e stiamo vivendo.
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Come infermieri abbiamo la possibilità di guarire il cuore, la mente e l’anima e il corpo dei nostri pazienti, le loro famiglie e noi stessi. Essi possono dimenticare il tuo nome, ma non potranno mai dimenticare come li ha fatti sentire. (Maya Angelou)”
Isabella Leoni