Note di regia di "Sonderbehandlung"
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Sonderbehandlung" è un termine utilizzato dalle SS che significa ‘trattamento speciale’, in realtà indicava la morte nelle camere a gas (G. Didi-Huberman, Immagini malgrado tutto).
Erosione della fuga. L’antico filmato protagonista è pelle tumefatta dal tempo, martoriato come i corpi che nuotano in esso inceneriti da livide tonalità grigiomarroni, cullati dal solo audio acquatico che lava le distanze temporali per fondere le fughe storiche (l’acqua: azzeratrice nel diluvio universale, finta nelle docce di Auschwitz, notturna negli odierni percorsi dagli scafi che fanno da spola tra le coste). I due corpi sono spiati nel disperato tentativo di contatto mentre s’innesta un buio temporale governato da un lampione stradale che, ravvicinatissimo e vibrante, è quasi umano nel suo indagare intimo il nudo di donna. Nel finale, l’inatteso twist sospende il peso alleggerendo il corpo dal fardello del dolore/memoria, quasi a farlo galleggiare.
Il video non è rappresentazione ma rivisitazione del dramma: la sgranatura molecolare, i salti di fotogramma e gli inceppamenti audiovisivi lacerano ed amplificano la ‘zona ferita’.
Carlo Michele Schirinzi