Note di regia di "Il Ritratto di Masri"
La casa di produzione Pagliai Film Group, in associazione con Kahuna Film, ha creduto, che dall'esperienza umana e personale di Masri si potesse creare un'opera di pregevole fattura.
L'idea è quella di associare la ferocia degli accadimenti bellici libanesi, paese di origine di Masri, a quella che è la sua espressione pittorica. L'una non scinde l'altra.
Il nostro artista ha scelto di andarsene dalla sua terra nel 1990, quando era per lui evidente che non avrebbe potuto esprimere lì la sua arte. Un luogo soggiogato dalla guerra, una povertà sempre maggiore e un futuro sempre più incerto sono stati i motivi del suo viaggio. Quale meta però scegliere? Ovviamente l'Italia e più precisamente Firenze, la città dell'arte per eccellenza che lo ha accolto per oltre 26 anni. Qui ha deciso di sposare IRENE, di nazionalità norvegese, madre dei suoi 2 figli HOUSSAM e OMAR.
Pur avendo conseguito il passaporto italiano, non si è mai dimenticato di essere libanese, anzi è il suo orgoglio. A ogni suo cliente dice “ricordatevi che questo quadro ve lo ha fatto un libanese!”. Questo perché ama contestualmente il paese che gli ha dato i natali, e quello meraviglioso che lo ha accolto e fatto crescere artisticamente.
Attraverso la testimonianza diretta di EL MASRI HAYSSAM AHMAD ripercorreremo il periodo post-bellico libanese partendo dal 2009 fino ad arrivare ai giorni nostri; seguirà la parte dedicata all'arte e alla tecnica pittorica grazie all'intervento del critico e storico dell'arte Carlo Cinelli; la ricostruzione del drammatico attentato del 23 agosto 2013 che coinvolse Tripoli e che provocò 20 morti e centinaia di feriti; la scelta dolorosa di lasciare l’Italia per viaggiare alla volta della terra delle opportunità, ossia l'America; un epilogo finale in cui sarà visibile la realizzazione di un'opera su tela seguendo il pathos e l'artificio stilistico dell'artista.
Matteo Giulio Pagliai