IL DITO E LA LUNA - Al via il primo ciak
Al via il primo ciak per
Il dito e la luna, il cortometraggio di Rossella Bergo - prodotto da Clownessa Film APS in collaborazione con Emera Film - che vede protagonista Katia Ricciarelli nei panni di Bianca, una madre costretta alla scelta fra i pregiudizi di una società miope e la bellezza di una consapevolezza costruttiva. Al suo fianco, nei panni del figlio Tommaso, un ragazzo timido e introverso, Samuele Spada. Tra gli altri personaggi che popolano il corto troviamo Matilde, la zia di Tommaso, interpretata dalla stessa regista, che condurrà Bianca sulla via della consapevolezza, e le esuberanti operaie che animeranno alla fine della storia la passerella di alta moda con il loro mirabile stile da modelle curvy. Su tutto campeggia un appassionato omaggio alla bellezza e alla creatività: scenario mirabile di ricomposizione e riscatto. Un invito a seguire il proprio sogno al di là delle opinioni altrui e della realtà che ci circonda.
Il cortometraggio intende focalizzare l’attenzione su come ancora oggi credenze radicate in modelli di pensiero ormai sorpassati, tabù, pregiudizi possano pregiudicare la vita stessa di chi li subisce ma anche di chi li diffonde. Il non sentirsi accettati, compresi, accolti provoca un intenso disagio che può manifestarsi in vari modi, così chi è schiavo di un pensiero ottuso è spesso condannato ad una opposta ma uguale forma di turbamento.
Quella de Il dito e la luna è una storia che parla anche di quell’intimo malessere e di riscatto sociale per quelle persone che, per un motivo o per un altro, non rientrano nei canoni accettati dalla società e per questo non si sentono mai all’altezza delle aspettative degli altri.
Sullo sfondo un’importante riflessione: anche laddove non sembra esistere spazio per l’arte e la creatività, queste spingono a tal punto da straripare. Non c’è modo di silenziare quell’impeto dettato dall’anima di un talento e, anche se in un ambiente culturalmente poco fertile, ecco fiorire la creatività in tutto il suo splendore senza codici prestabiliti e regole imposte.
Il cortometraggio è ambientato interamente nel Comune di Porto Tolle situato nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po, Patrimonio dell’Umanità Unesco e principale area della Riserva della Biosfera Delta del Po. Uno spazio che racchiude atmosfere suggestive che aiutano e sottolineano lo sviluppo della narrazione e aiutano a seguire il mood del film amplificando la trasmissione delle emozioni. Il Delta è un territorio ancora poco esplorato dove il tempo e lo spazio sembrano sospesi e dove lo sguardo si perde nelle ampie distese. Questa terra bagnata dalle acque del mare e del fiume suscita a volte una percezione di smarrimento altre volte un profondo senso di libertà. Uno spazio che d’inverno, timidamente, si nasconde nelle sue nebbie ma che nella bella stagione si illumina offrendo genuinamente la propria nudità.
26/05/2022, 15:45