Note di produzione di "30 Anni di Cinema a Ponticelli"
Il film nasce tra il 2018 e il 2019 all’interno del 3° Atelier di Cinema di “FILMaP – Film a Ponticelli”, un progetto di Arci Movie sorto nel 2014 con il contributo di Fondazione “CON IL SUD, realizzato con la collaborazione di Parallelo 41, che ha permesso di formare oltre 20 filmmakers grazie a docenti quali Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Alessandro Rossetto e Carlotta Cristiani.
L’idea era approcciarsi all’immenso archivio audiovisivo di Arci Movie, costruito fin dal 1990, per dare vita ad un’opera che celebrasse i 30 anni dell’associazione. Fin dall’inizio, però, l’obiettivo non è stato solo quello di ripercorrere pedissequamente una storia di attivismo, ma di ricercare un discorso più ampio, per alimentare una riflessione collettiva sull’importanza che può assumere la promozione culturale in contesti nei quali non solo il disagio sociale è alto, ma anche le opportunità di socializzazione sono ridotte al minimo.
Piano piano il lavoro dell’autrice è diventato sempre più simile a quello di un’archeologa che scava in profondità per far emergere bellezze inimmaginabili di un tempo passato. Con il recupero nel materiale di repertorio di momenti unici della storia di Arci Movie, è stato sorprendente trovare un filo rosso nel dialogo naturale e spontaneo di alcuni grandi maestri del cinema mondiale con semplici cittadini, giovani e adulti, che hanno partecipato alle migliaia di proiezioni realizzate in questo lungo percorso.
La molteplicità di formati video e la presenza di tracce audio a volte apparentemente irrecuperabili, hanno rappresentato per la produzione una sfida complessa e stimolante, confluita poi nel prezioso intervento dei professionisti coinvolti nel processo di post-produzione che ha valorizzato il materiale a disposizione.
Nel processo di scrittura e di montaggio del film, fondamentale è stato l’inserimento di una linea temporale contemporanea che potesse guidare lo spettatore alla scoperta di una vicenda articolata e rendere il senso di un’esperienza associativa che continua ancora oggi. Questa storia, ne siamo convinti, pur riguardando lo specifico contesto di una periferia napoletana, può essere emblematica di come un’azione di cittadinanza attiva e un impegno socio-culturale possano incidere sulla vita di luoghi problematici.
Infine, in un periodo nel quale la fruizione cinematografica in sala è in profonda crisi, questa piccola storia di Cinema imperniata sull’attivismo culturale per la collettività, può essere di incoraggiamento per il futuro recupero di una socialità che tutti auspichiamo.
Antonio Borrelli e
Antonella Di Nocera