Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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PESARO FF 58 - Omaggio a Claudia Muratori


PESARO FF 58 - Omaggio a Claudia Muratori
Trenta minuti circa per (poco meno di) trent'anni di carriera: il Focus Claudia Muratori organizzato dalla Mostra del cinema di Pesaro è stata la preziosa occasione di (ri)scoprire le opere di un'artista unica, dai primi esperimenti artigianali alle ultime produzioni, per Rai e in proprio, apprezzandone l'evoluzione e osservandone i tratti caratteristici.

"Sono 18 corti, dai primi che ho fatto mentre studiavo alla scuola di Urbino fino a oggi", commenta la regista. "I primissimi nascevano dal disegno estemporaneo, iniziavo a disegnare e mi lasciavo ispirare da ciò che appariva, dai movimenti che riuscivo a creare di quei primi tratti. Non ero interessata a uno schema classico, avevo i confini imposti dal foglio e mi muovevo al loro interno. Erano una sorta di happening surrealista".

"Quei corti mi hanno fatto conoscere, anche più di quanto avrei mai immaginato. Proseguivo per suggestioni, è stato un periodo privilegiato, senza date di scadenze. In cui credevo che anche il colore fosse ingombrante: avrei proseguito così in eterno, poi però ho sentito l'esigenza di usare i campi visivi classici. Mentre lavoravo a Latitude, che era un primo tentativo di seguire una narrazione cinematografica, ho avuto qualche intoppo, sentivo che mi stavo ripetendo e mi sono bloccata. Ci sono voluti 14 anni per finirlo".

"In quegli anni ho fatto di tutto, sempre restando legata alla comunicazione visiva a 360 gradi, ho fatto la videomaker, l'operatrice per un tg, montavo... Volevo conoscere meglio questo lavoro, imparare a padroneggiarne le varie tecniche: per fortuna ci sono riuscita, ho potuto affinare il mio modo di realizzare le mie opere e velocizzare moltissimo i miei tempi di lavorazione. Oggi ancora sto molto attenta al tempo, programmo ogni aspetto del lavoro".

"L'ultimo mio corto, per ora, mi ha richiesto molto impegno nell'editing e nella post-produzione: mi piacerebbe andare avanti in questa direzione, anche nei progetti che seguiranno Se Non Avessi Questo Corpo Non So Come Sarei. Non voglio essere chiusa in uno stile autoreferenziale, mi piace 'uscire dal corpo', provare modalità nuove e colori nuovi: dopo le prime cose più artistiche, ora provo a fare lavori più commestibili, che piacciano a tutto il pubblico. Poi non se ci riesco..."

23/06/2022, 22:30

Carlo Griseri