CREUZA DE MA' 16 - Dal 19 al 24 luglio
La formula è quella consueta: proiezioni di film e documentari, concerti e altri momenti di musica dal vivo, incontri e masterclass con registi, attori, musicisti, tecnici del suono, tutto all'insegna della musica applicata al cinema, l'oggetto che caratterizza e distingue
Creuza de Mà, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall'associazione culturale Backstage: un festival unico in Sardegna e tra i pochissimi nel panorama nazionale e internazionale a incentrarsi interamente sul rapporto tra musica, suono e immagini in movimento.
L'appuntamento si rinnova, come sempre, in due tempi e luoghi distinti: la prima parte è a luglio,
da martedì 19 a domenica 24, a Carloforte, il paese sull'isola di San Pietro, di fronte alla costa sudoccidentale della Sardegna, dove Creuza de Mà è nato nel 2007 e in cui affonda le sue radici. Il nome del festival, come si saprà, è preso in prestito dal titolo della nota canzone di Fabrizio De André: un modo per rendere omaggio al grande cantautore genovese così legato alla Sardegna, ma anche alle radici liguri di Carloforte, fondata nel 1738 da una colonia di pescatori di Pegli. U paise sull'isola di San Pietro, dove quelle origini sono ancora così vive nella parlata dei suoi abitanti, farà dunque da cornice alle sei giornate di luglio di Creuza de Mà, mettendo ancora una volta a disposizione i suoi due cineteatri, il "Mutua" e il "Cavallera" per le proiezioni e gli incontri con i vari ospiti, ma anche lo spazio dei Giardini di Note per gli appuntamenti della notte, e l'incantevole scenario delle "Ciasette", con le sue rocce sul mare, per l'immancabile concerto al tramonto che caratterizza ogni edizione del festival. Tra gli ospiti di punta della tranche carlofortina, i registi Giuseppe Tornatore, Roland Sejko, Bonifacio Angius, Giulia Giapponesi e musicisti come Mauro Pagani, Pivio, Pasquale Catalano, Max Viale.
La seconda parte è invece in calendario a ottobre (date e programma verranno annunciati più avanti) a Cagliari, dove Creuza de Mà è impegnata in particolare sul suo versante didattico. È infatti nel capoluogo sardo che già nei mesi scorsi sono andate avanti le attività del Campus Musica e Suono per il cinema e l'audiovisivo, progetto in partenariato di Creuza de Mà e la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission: un progetto di alta formazione sulla composizione musicale e suono per il cinema ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu, che a luglio sbarcherà a Carloforte impegnando gli allievi in un campus residenziale; lavoreranno alla progettazione delle colonna sonore dei cortometraggi, e parteciperanno agli incontri con i registi e i compositori ospiti del festival nelle masterclass dove racconteranno, dai rispettivi punti di vista, il lavoro del cinema, il rapporto del regista con musicisti, montatori e la costruzione del suono in un film.
Visioni e proiezioni
Diversi i titoli che spiccano nel palinsesto dei film in visione al cineteatro "Cavallera". Diretto da Enrico Parenti, "Rigoletto 2020. Nascita di uno spettacolo" racconta il dietro le quinte dell'allestimento del melodramma verdiano voluto dall'Opera di Roma e affidato alla regia di Damiano Micheletto nell'estate di due anni fa, dopo il primo lockdown, con tutte le difficoltà e le limitazioni del momento. "I giganti”, invece, è il recente lungometraggio di finzione con cui il sardo Bonifacio Angius, dopo aver partecipato al Festival di Locarno nel 2021, è stato insignito dal Sindacato dei Critici Italiani come Film della Critica 2021 e ha vinto il premio per il miglior regista in Francia al Festival Annecy Cinéma Italien, e il premio "Elio Petri" di Porretta Terme.
Presentato in selezione ufficiale alla scorsa Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (Concorso Orizzonti Extra), "La macchina delle immagini di Alfredo C." è il lungometraggio con cui Roland Sejko, attuale direttore della redazione editoriale dell'Archivio Storico Luce, ha vinto in aprile il Nastro d'Argento come miglior docufilm. Le musiche sono di Riccardo Giagni, anche quest'anno alla conduzione degli incontri con gli ospiti di Creuza de Mà. Mauro Pagani firma invece quelle di "Boys", il film di Davide Ferrario che ha per protagonisti quattro amici (interpretati da Neri Marcorè, Marco Paolini, Giovanni Storti e Giorgio Tirabassi), oggi sessantenni, con un passato musicale di un qualche successo, negli anni Settanta, con il loro gruppo rock, The Boys, appunto.
Prima regia cinematografica di Giulia Giapponesi, il docufilm "Bella Ciao – Per la Libertà" ricostruisce origine e diffusione del canto partigiano, divenuto un autentico inno di lotta non solo nel nostro Paese per generazioni di epoche e latitudini diverse. Altra icona di casa nostra, ma decisamente di tutt'altro ambito, "Diabolik" si trasferisce dal fumetto alla pellicola nell'omonimo film dei fratelli Manetti con le musiche di Pivio e Aldo De Scalzi e le interpretazioni di Luca Marinelli nei panni dell'eroe del crimine, di Miriam Leone in quelli della sua amante e complice Eva Kant, e di Valerio Mastandrea nel ruolo dell'ispettore Ginko.
L'"Ennio" del documentario di Giuseppe Tornatore è, naturalmente, Morricone, il grande compositore di musiche per il cinema (ma non solo), che il regista siciliano racconta attraverso una lunga intervista al Maestro, musiche e immagini d'archivio, e testimonianze di artisti e registi come Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Marco Bellocchio, Dario Argento, i fratelli Taviani, Carlo Verdone, Oliver Stone, Quentin Tarantino, Bruce Springsteen, Nicola Piovani e Pat Metheny. Nelle sale a metà febbraio scorso, "Ennio" ha fatto incetta di premi David (miglior documentario, miglior montatore per Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci, miglior suono per Fabio Venturi, Gilberto Martinelli, Gianni Pallotto e Francesco Vallocchia) e ricevuto un Nastro d'Argento per il miglior documentario sul cinema.
Tra i film in visione al "Cavallera", uno spazio a parte è dedicato, con un'apposita sezione del festival, ai cortometraggi degli ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia, oggi diplomati, e musicati durante il secondo anno di corso sotto l'occhio esperto della regista Susanna Nicchiarelli: un momento di saldatura non solo ideale fra il lato spettacolare e quello didattico del festival. Si comincia il 20 luglio con "Lia", di Giulia Regini, con musiche di Paolo Casali, vincitore della Menzione speciali della Giuria al Festival Corto Dorico, e con "Notte romana" del giovanissimo Valerio Ferrara, con colonna sonora di Alessandro Speranza, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2021; l'indomani (giovedì 21) è la volta di "A Fior Di Pelle" di Lorenzo Tardella, con musiche di Michele Baroni, e de "L'avversario" per la regia di Federico Russotto, musicato da Sergio Bachelet, vincitore della menzione speciale della giuria ad Alice nella città nel 2021, e presentato in numerosi altri festival.
Venerdì 22 luglio il regista Mino Capuano, già premiato per i suoi lavori in diversi festival e rassegne, con il plauso delle più alte istituzioni cinematografiche nazionali, porta in dote "La vedova più bella del paese", con musiche di Claudio Toldonato. In chiusura, domenica 24, Alberto Palmiero porta sul grande schermo il suo "Amarena", selezionato in festival nazionali e internazionali, con colonna sonora composta da Francesco Di Grazia.
Collegato a questa sezione del festival anche un apposito Premio Creuza de ma per i giovani compositori di musica dei cortometraggi dei diplomati del Centro Sperimentale di Cinematografia, che verrà consegnato il 21 luglio a Sergio Bachelet in occasione della proiezione de "L'avversario" di Federico Russotto.
Musica e Cinema
Creuza de Mà è anche l'occasione per portare dal vivo la musica nata per "servire" le immagini, come accade proprio in apertura del festival - il 19 luglio alle 21.30 all'Arena all'aperto delle Scuole Elementari - con il tradizionale concerto di musiche da film della Banda Città di Carloforte, che in questa occasione si avvale dell'arrangiamento musicale di inedite partiture per banda a firma di Pivio e Pasquale Catalano: un momento corale che unisce grandi e bambini al quale partecipa tutto il paese.
Fare rete con le importanti realtà culturali del territorio è un altro fattore che arricchisce il cartellone degli eventi di Creuza de Mà: dalla collaborazione con il Carloforte Music Festival, per la direzione artistica Andrea Tusacciu, ecco dunque la coproduzione del concerto Tra musica e cinema che il 22 luglio (ore 21.30) vedrà in scena al "Cavallera" la violinista di fama internazionale Anna Tifu e il pianista, compositore e arrangiatore Romeo Scaccia; in programma musiche che spaziano dalle sonate di Maurice Ravel al tango di Astor Piazzolla, alla musica per cinema, appunto, con il tema di "Schindler's List" firmato da John Williams.
Musica, cinema e paesaggio naturale si fondono in uno dei momenti più poetici e attesi del festival: il concerto, rigorosamente in acustico, al tramonto a Capo Sandalo, in località "Le Ciasette", a strapiombo sul mare nella punta estrema della parte occidentale dell'isola di San Pietro; protagonisti, sabato 23, i Safir Nòu, formazione isolana guidata da Antonio Firinu (chitarre, composizioni) con Sergio Tifu (violino), Andrea Lai (contrabbasso), Ivana Busu (fisarmonica, synth, elettronica), Antonio Pinna (percussioni). In programma brani tratti dal loro repertorio e alcuni classici di Ennio Morricone. Un evento speciale ed esclusivo che, per rispettare la fragilità del luogo che lo ospita, sarà a numero chiuso fino a esaurimento posti.
Liberata dal legame con l'immagine, ma sempre con un riferimento al cinema, la musica sarà ancora protagonista in "Round Midnight", la serie di live in programma a sera inoltrata nello spazio dei Giardini di Note. Apre, giovedì 21 luglio, il chitarrista e compositore sassarese Luigi Frassetto alla guida del suo quartetto con Marco Testoni (tastiere, theremin), Edoardo Meledina (basso) e Lorenzo Falzoi (batteria, percussioni), con la partecipazione straordinaria di Daniela Pes, la pluripremiata cantante di Tempio Pausania. L'ensemble porterà sul palco una selezione tratta dalla colonna sonora del film "I Giganti" di Bonifacio Angius, e un omaggio a Ennio Morricone con rielaborazioni di temi composti dal grande Maestro.
Il secondo appuntamento, venerdì 22, ruota tutto intorno a Max Viale, eclettico montatore video, produttore di installazioni audiovisive, musicista, compositore e sound designer, docente di musica applicata e suono per audiovisivi, nonché fondatore del gruppo Gatto Ciliegia contro Il Grande Freddo; proporrà un VJ set dal titolo Rebobinages CinemaTò, una selezione musicale accompagnata da un flusso di immagini montate e rielaborate in tempo reale, in gran parte messe a disposizione dalla cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino e da Superottimisti - Archivio regionale di film di famiglia. Un omaggio dedicato a Torino, città dove nasce la produzione del cinema italiano, sede del rinomato Museo del Cinema, appunto, e fulcro di importanti attività di ricerca e sperimentazione cinematografica.
Sabato 23, infine, un progetto originale avviato nelle scorse edizioni e in continua evoluzione, che vede di nuovo protagonista la Creuza Band, formata da giovani talenti sardi che collaborano alle incisioni di musiche in studio nel progetto Campus: ne fanno parte, stavolta, Alice Marras (voce), Daniele Porta (chitarra), Matteo Muntoni (basso) e Stefano Vacca (batteria), ai quali è affidata l'esplorazione delle canzoni rese indissolubili dai film, con un set appositamente studiato per l'occasione e dedicato alle "Colonne sonore emotive".
29/06/2022, 09:00