Sinossi *:
Nel mese di giugno 2020, a lockdown appena concluso, dopo che l'Italia intera, come tutto il mondo, è rimasta sospesa in attesa di poter tornare alla normalità, il Teatro dell'Opera di Roma decide di dare un segnale concreto di ripartenza: produrre la prima e unica nuova regia operistica programmata in Europa per l'estate 2020. La scelta ricade sul Rigoletto di Giuseppe Verdi. La regia è affidata a Damiano Michieletto, affermato autore dallo straordinario talento visionario. La sfida è grande: per allestire lo spettacolo c'è solo un mese a disposizione e i limiti imposti dal protocollo anti-Covid sono molti, primo fra tutti la garanzia del distanziamento tra cantanti e mimi sul palco. Serve un'idea. Michieletto immagina una messa in scena con una duplice visione, quella su un palco di 1500 mq e quella degli operatori steady che seguono la scena facendone parte e che rimandano su un maxischermo le immagini e le azioni degli artisti dando vita a un film montato in diretta. Funzionerà? Mentre i giorni scorrono veloci, tra prove a Cinecittà, al Teatro dell'Opera e al Circo Massimo, scopriamo l'approccio viscerale di Damiano Michieletto nella direzione degli attori e la costruzione, da dentro, di una sua regia, la passione che Daniele Gatti infonde all’orchestra, il significato e l’importanza di una delle opere più amate e rappresentate al mondo, l'euforia di un intero settore, quello dello spettacolo dal vivo, che per la prima volta, dopo tre mesi di paralisi, torna finalmente a vivere. Rigoletto 2020 di Enrico Parenti è il racconto di questa avventura.

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