VENEZIA 79 - Shia LaBeouf è Padre Pio
Abel Ferrara si tuffa nel sacro e decide di raccontare la figura di Padre Pio. Un momento della sua vita, pochi anni, subito dopo la fine della Grande Guerra, quando le certezze della vittoria andavano perdendosi tra i dubbi di una drammatica crisi economica e sociale. Padre Pio, interpretato da uno straordinario
Shia LaBeouf, arriva a dorso di mulo nel luogo che lo accoglierà fino alla fine, San Giovanni Rotondo, quel paese del Gargano dove i Crociati facevano tappa prima di partire per la Terra Santa. Mentre il frate è chiuso nella sua cella, vittima delle sue visioni mistiche e di grandi dubbi sulla fede, fuori dal monastero il paese è in preda ad una serie di sconvolgimenti sociali, con i comunisti che, attenti agli echi internazionali, cercano di riscattare i contadini dal loro status di quasi schiavi.
Ferrara riesce a mettere in scena con estrema originalità la figura di
Padre Pio, riuscendo a rendere credibili anche le visioni mistiche della Madonna e dei diavoli che lo tentano quotidianamente. Il film procede su due binari che si sfiorano raramente senza mai potersi fondersi del tutto in un'unica storia. Le vicende del paese, tra contadini comunisti e ricchi padroni, sembrano meno ispirate nella regia e pagano anche l'interpretazione degli attori italiani che recitano in inglese.
Come ogni film del maestro nuiorchese, c'è un tocco personale e una grande maestria nel raccontare da vicinissimo i personaggi, in questo caso il frate di Pietralcina, meno il contesto generale italiano confondendo qualche volta la realtà e il periodo da storico raccontare.
02/09/2022, 17:00
Stefano Amadio