Note di regia di "Siamo qui, siamo vivi"
Ho deciso di raccontare questa storia cercando di mettere in risalto la forza umana di questi fatti e l'insegnamento molto attuale di sapere scegliere il bene e di come questa scelta possa fare la differenza.
Il documentario è stato un lungo lavoro di ricerca, partito dal diario di Alfredo Sarano e il libro di Roberto Mazzoli che ci ha seguito nella stesura del sceneggiatura e nella realizzazione del progetto, un'attenta analisi del racconto e uno studio sul periodo storico in cui è contestualizzata la vicenda. È seguito un lungo periodo di interviste e di ricerca delle testimonianze di chi aveva vissuto quei momenti drammatici.
Siamo stati molte volte sui luoghi, cercando testimonianze dirette per ricostruire la storia e per effettuare le riprese nelle Marche, Mombaroccio, il Convento del Beato Sante, Pesaro e tutta la campagna pesarese. A Monaco abbiamo incontrato la famiglia Eder e intervistato il figlio Ghünter, il nipote Konstantin e il genero Peter che ci hanno raccontato chi era Erich Eder. A Gerusalemme e Tel Aviv abbiamo conosciuto la famiglia Sarano e intervistato le figlie Miriam e Matilde custodi del diario. Abbiamo anche incontrato storici ed esperti: a Roma il professore di storia contemporanea Gabriele Rigano e a Milano il professor e storico Gadi Luzzatto Voghera direttore del CDEC. Il lavoro è arricchito dal materiale originale dell'archivio storico dell'Istituto Luce e dal materiale fotografico della famiglia Sarano e della famiglia Eder. La produzione ha scelto la durata di 25 minuti per dare maggiore enfasi alla forza umana di questa storia, concentrandoci in particolare sulle parole e le emozioni delle persone che sono direttamente coinvolte, dando risalto soprattutto agli aspetti umani rispetto ai dettagli del contesto storico. Il documentario vedrà inizialmente un percorso nei festival e successivamente verrà inserito nel mercato nazionale e internazionale.
Daniele Ceccarini