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Note di produzione di "Siamo qui, siamo vivi"


Note di produzione di
Documentario.

Il documentario ricostruisce con accuratezza lintera vicenda storica. Abbiamo scelto di girarlo nei luoghi dove si sono svolti realmente i fatti spiega il regista Daniele Ceccarini - con testimonianze dei discendenti dei salvati e dei salvatori. La sceneggiatura si arricchisce della voce di alcuni sopravvissuti al bombardamento alleato che nel 1944 colp il Beato Sante. La pellicola vede inoltre la partecipazione della senatrice Liliana Segre e di importanti nomi del mondo accademico come Gabriele Rigano. Le vite di Alfredo Sarano e Erich Eder si sono solo sfiorate come racconta Miriam Sarano nel documentario prosegue Ceccarini - ma le loro scelte hanno creato qualcosa di miracoloso, rischiando entrambi la vita per compiere il bene, il giusto e salvare delle vite umane. Entrambi non erano a conoscenza della scelta che avrebbe compiuto l'altro ma hanno comunque agito per il bene. Ho deciso di raccontare questa storia cercando di mettere in risalto la forza umana di questi fatti e l'insegnamento molto attuale di saper scegliere il bene e di come questa scelta possa fare la differenza.

Riprese.

La troupe guidata dal regista Daniele Ceccarini stata molte volte sui luoghi della vicenda per raccogliere testimonianze e ricostruire la storia. Le riprese sono ambientate nelle Marche, a Mombaroccio, nel convento del Beato Sante, a Pesaro e nella campagna pesarese. Ci siamo recati anche a Monaco per intervistare la famiglia Eder: il figlio Ghnter, il nipote Konstantin e il genero Peter Kspert. Nellaprile scorso siamo stati a Gerusalemme e Tel Aviv per le interviste alla famiglia Sarano e in particolar a Miriam e Matilde custodi del diario. Quindi a Roma per intervistare Gabriele Rigano docente di storia contemporanea allUniversit per stranieri di Perugia e a Milano dal professor Gadi Luzzatto Voghera direttore del CDEC, il Centro Di Documentazione Ebraica Contemporanea. Il lavoro arricchito dal materiale originale dell'archivio storico dell'Istituto Luce e dal materiale fotografico della famiglia Sarano e della famiglia Eder. La produzione spiega Ceccarini - ha scelto la durata di 25 minuti per dare maggiore enfasi alla forza umana di questa storia, concentrandoci in particolare sulle parole e le emozioni delle persone che sono direttamente coinvolte, dando risalto soprattutto agli aspetti umani rispetto ai dettagli del contesto storico.

Vicenda.

Dopo quasi 80 anni, il giornalista Roberto Mazzoli ha ritrovato il prezioso diario di Alfredo Sarano custodito in un cassetto dalle sorelle Matilde, Miriam e Vittoria, questultima recentemente scomparsa. Alfredo Sarano era il segretario della Comunit Ebraica. Dopo loccupazione tedesca di Milano fu lui a decidere di nascondere le liste di oltre 14.000 ebrei salvandoli cos in larga parte dai campi di sterminio. In seguito fugg con la propria famiglia a Pesaro e da qui a Mombaroccio dove lintera famiglia venne nascosta nella casa di alcuni contadini del posto e messa sotto la protezione dei frati francescani del convento del Beato Sante guidati da Padre Sante Raffaelli che in quegli anni, su indicazione dellallora vescovo Bonaventura Porta, ospitava rifugiati di ogni tipo. Nellestate del 1944 il giovane ufficiale tedesco Erich Eder, comandante del quartier generale della Wehrmacht di Mombaroccio, pur avendo scoperto lidentit dei Sarano e degli altri numerosi ebrei qui nascosti, decise di trasgredire gli ordini di Hitler e di non deportare nessuno. Per questo suo gesto oggi il suo nome iscritto nel giardino internazionale dei Giusti Gariwo. Il 26 agosto 1944 lesercito alleato guidato dal primo Ministro inglese Churchill, giunse ai piedi di Mombaroccio e inizi lo sfondamento della linea gotica con un pesante bombardamento sul convento del Beato Sante dove erano rifugiati, insieme alla famiglia Sarano, anche 300 civili. Il comandante tedesco Eder, cattolico della Baviera, decise di fare un voto davanti allurna del Beato Sante per avere salva la vita di tutti e per evitare che il convento fosse raso al suolo decise di ritirarsi. In questo modo si salvarono tutti i 300 civili nascosti nelle grotte del convento nonostante oltre 36 ore di bombardamenti. Nel 1953 Erich Eder torner a Mombaroccio a sciogliere il voto in bicicletta. Nel 2012 Roberto Mazzoli riuscito a ritrovare la famiglia Sarano che nel frattempo viveva in Israele e che ignorava il gesto del comandante tedesco. Lanno seguente Mazzoli riuscito anche a ritrovare in Germania i figli del comandante tedesco. Il libro oggi tradotto anche in ebraico stato presentato a Montecitorio il 16 marzo 2018 e a Gerusalemme davanti al presidente di Israele Herzog il 5 aprile 2022.