LUCCA COMICS & GAMES 2022 - Intervista a Gero Arnone
Dopo aver invaso il piccolo e grande schermo, il cinico e tagliente humor di
Gero Arnone, filmmaker, sceneggiatore e autore televisivo, approda per la prima volta nel mondo del fumetto con “
La vita della mia ex per come la immagino io”, disegnato dalla talentuosa Eliana Albertini ed edito da
Minimum Fax.
Lo abbiamo incontrato in occasione della presentazione del libro al Lucca Comics & Games 2022.
Dai corti e il film con Gipi alla tv con Serena Dandini fino alla nona arte. Quando nasce l’idea di una graphic novel umoristica sul femminismo?
Un anno e mezzo fa Minimum Fax, che da qualche tempo si è aperta alla nona arte, mi ha contattato proponendomi di scrivere un fumetto comico sul Femminismo visto dal punto di vista di un maschio bianco etero cis. Fin da subito ho pensato che per farlo avrei voluto lavorare con una fumettista donna, e con Eliana è nata immediatamente una bellissima collaborazione. Nel libro il Femminismo è diventato il pretesto per scrivere una storia che ci divertisse molto, pur raccontando una storia d’amore terribile. Era un mezzo che non conoscevo, e all’inizio confesso di aver avuto la sindrome dello sceneggiatore dei film low-budget, iniziando ad ambientare tutto in una stanza. Poi ho realizzato che a differenza del cinema, nel fumetto i costi di produzione stanno a zero, soprattutto se hai una fumettista brava come Eliana, e allora abbiamo riempito la storia di sultani, aerei che esplodono, scimmie con l’AIDS e una serie di altre cose improbabili.
Con che taglio e punto di vista hai scelto di affrontare la tematica che l’editore ti ha proposto?
Ho capito sin da subito che non avrei voluto fare il “monologone”, perché sull’argomento non ritengo di avere ne la competenza e ne la voglia per farlo. Trovo invece molto interessanti le storie che parlano di sentimenti, ed ero curioso di vedere come il Femminismo si ripercuote su ognuno di noi. Il protagonista ha il mio nome, ma non è nulla di autobiografico. La relazione con la mia compagna va a gonfie vele, e narrativamente parlando, per un comico avere una vita di coppia felice è un grande problema. Il libro è diventato quindi una riflessione sulle inadeguatezze che potrebbero scattare in un futuro in cui le cose dovessero andare male.
Nei tuoi corti, o nei monologhi che scrivi come autore, sei abituato a confrontarti con un tipo di comicità che deve funzionare in tempi molto brevi. Questa volta ti sei confrontato con quasi duecento pagine di storia. Come hai lavorato su tempi comici così differenti?
Il fumetto, e la letteratura in generale, a differenza del video richiede al lettore del tempo. Che io ricordi sono pochissimi gli autori che sono stati in grado di costruire una lunga narrazione-comica, in stile “Guida galattica per autostoppisti” di Douglas Adams, perché in generale è praticamente impossibile far ridere per tutto il tempo di lettura e mantenere viva la sospensione dell’incredulità. Ho risolto la questione costruendo le vicende attraverso una raccolta di sei racconti, e così il ritmo di battuta si mantiene alto, e a fondo pagina il lettore ha voglia di girare sulla successiva, o almeno spero.31/10/2022, 13:14
Antonio Capellupo