Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

LUCCA COMICS & GAMES 2022 - Incontro con Milo Manara


Il maestro della nona arte, ospite della Fondazione Tuono Pettinato, ha raccontato la sua carriera e parlato del rapporto tra fumetto e cinema


LUCCA COMICS & GAMES 2022 - Incontro con Milo Manara
Per gli amanti del fumetto, una delle novità proposte dal Lucca Comics & Games per l'edizione 2022 è stata l'intitolazione della "Self Area", da sempre riservata alle autoproduzioni, alla memoria di Tuono Pettinato, al secolo Andrea Paggiaro, venuto a mancare lo scorso anno.

Uno spazio che ha visto intervenire attivamente la Fondazione Tuono Pettinato, nata con lo scopo di ricordare il fumettista attraverso attività di promozione culturale, che ha ospitato numerosi momenti di incontro. Uno di questi ha visto protagonista il maestro Milo Manara, che si è soffermato a raccontare numerosi aneddoti legati alla sua lunga e fortunata carriera, parlando in più di un'occasione del rapporto tra fumetto e cinema, lui che ebbe modo di collaborare con maestri del calibro di Jodorowsky, Almodovar e soprattutto Fellini.

Compie infatti quest'anno i suoi 30 anni "Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet", il suo adattamento a fumetti del film mai realizzato da Fellini, con cui collaborò alla realizzazione dello stesso e di "Viaggio a Tulum". E per raccontare cosa lega o divide le due forme d'arte, Manara non poteva che rifarsi al rapporto nato con il regista: "Fellini mi diceva sempre che nei confronti del cinema il fumetto ha sì una serie di svantaggi, come la mancanza del movimento o del sonoro, ma ha un vantaggio decisamente fondamentale, la povertà. Per fare un fumetto è necessaria una penna e un foglio di carta, per fare del cinema serve mettere insieme dei soldi che permettano di pagare tutta una serie di figure tecniche e attoriali brave, così da poter fare un buon lavoro. Il fumetto ha la possibilità di dire le stesse cose, a volte forse anche meglio, con una povertà assoluta sia in fase creativa che distributiva, basti pensare ai giovani che partono dalle autoproduzioni o dai bolog, come ha fatto Zerocalcare, che si è costruito un suo pubblico sulla rete che poi ha investito quando sono usciti i suoi libri."

Il prossimo progetto di Manara sarà la trasposizione a fumetti di "Il nome della rosa" di Umberto Eco, un'opera che in passato ebbe adattamenti per il grande e piccolo schermo, e il fumettista racconta quali aspetti saranno narrativamente differenti rispetto alle versioni cinematografiche e televisive: "fra i tanti aspetti di quella storia c'è la formazione del protagonista, un ragazzo che entra nell'abbazzia da giovane e ne esce uomo. Uno degli incontri fondamentali lo ha con l'unica ragazza presente nel libro, attraverso la quale fa conoscenza dell'altro sesso e dell'erotismo, e per cui Eco sceglie parole altissime dal "Cantico dei cantici". Per qualche ragione, forse di censura, il film e la serie tv danno meno importanza a quell'evento, mentre nel fumetto sto cercando di dilatarne il tempo narrativo. In ogni caso non ho mai capto perchè la censura di cinema e tv tenda ad avere la manica molto larga con la violenza, e una strettissima nei confronti dell'erotismo, che credo non abbia mai fatto male a nessuno."

01/11/2022, 17:11

Antonio Capellupo