Note di regia di "La Carezza"


Note di regia di
È sotto gli occhi di tutti ormai che la maggior parte di noi sia diventata molto più vulnerabile dopo il trauma collettivo della pandemia e del lockdown, vulnerabilità che credo fermamente vada mostrata e raccontata. Sono convinto che questa sia un valore da proteggere, da
alimentare, una qualità in grado di avvicinare maggiormente le persone, contro una fortissima ondata di individualismo che di fatto provoca l'isolamento soprattutto di chi è più fragile.
Ognuno di noi ha avuto a che fare con la perdita di un proprio caro, con la difficoltà di
esprimere i propri sentimenti e, magari, con il rimpianto di non averli espressi abbastanza prima che fosse troppo tardi.
Questo corto, ispirato ad una storia vera, racconta l'incontro fra due personalità opposte: Cesare (Gabriel Montesi), il nuovo imperturbabile guardiano di un cimitero e Mario (Peppe
Piromalli), un amorevole e distinto signore pieno di dolcezza e fragilità. L’uno imparerà qualcosa dall’altro.
A volte ci si sente ridicoli ad essere dolci, a essere teneri in un mondo che ci vuole duri come la roccia, ma, quando si riesce a cedere alla delicatezza, potrebbe sorprendere l’empatia che deriva dal riconoscersi come “simili” in quanto esseri umani.
Con questo corto ho voluto raccontare di cosa può essere capace il cuore di un essere umano e di quanto un gesto che può sembrare insignificante possa impattare su un altro uomo, fino a fargli riscoprire un sentimento che nella società in cui viviamo si tende a mettere da parte: l’empatia.

Raffaele Grasso