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ZIO PALMIRO - In concorso al Torino Film Festival 40


ZIO PALMIRO - In concorso al Torino Film Festival 40
Zio Palmiro” di Luca Sorgato è stato selezionato alla 40esima edizione del Torino Film Festival nella categoria Concorso Cortometraggi Italiani. Sulle orme del poeta e giornalista Attilio Lolini, il corto offre una storia intrisa di fortuna e territorialità che anticipa il film “Il Tagliateste”.

Un uomo cerca invano di farsi dare i numeri vincenti da un vecchio zio defunto di nome Palmiro. Il fallimento è sicuro, la fortuna non si estorce né si regala. “Zio Palmiro” di Luca Sorgato racconta l’animo umano immerso nel disincanto e viene selezionato in concorso alla 40esima edizione del Torino Film Festival.

Il cortometraggio anticipa e introduce un lungometraggio, in fase di sviluppo, intitolato “Il Tagliateste” e ispirato al romanzo “Morte Sospesa” di Attilio Lolini, poeta e giornalista per l’Unità e il Manifesto, scomparso nel 2017. Sono entrambi film di impronta autoriale e indole grottesca, con una vena sperimentale e sporcature noir, dove il comico e il tragico, con il loro tono sobrio e distaccato, determinano le atmosfere e le suggestioni di esistenze ai margini, sospese tra la vita e la morte.

«“Zio Palmiro” ruota attorno al concetto di fortuna, vista come una forza senza scopo, imprevedibile e incontrollabile, che plasma gli eventi in maniera favorevole per un individuo. La fortuna è un fattore completamente aleatorio e indipendente dal proprio controllo, che non riguarda la volontà, l'intenzione o il desiderio» - afferma il regista Luca Sorgato, classe 1985, già vincitore del premio Miglior film (2021) al Beijing International Short Film Fest con il corto “Sbadigli” che conclude la trilogia basata sulle poesie di Lolini realizzata nel biennio 2018/2020.

Un altro concetto cardine del cortometraggio è la territorialità, vista come l’insieme delle relazioni che l’individuo intrattiene per il soddisfacimento dei propri bisogni, con la prospettiva di ottenere un più elevato livello di autonomia. Compaiono rimandi e simbologie nei giochi di suoni e rumori in sottofondo: la voce del prete, proveniente da un registratore a cassette, è un estratto dell’ ”Ecclesiaste” nella lettura di Lolini; il tono di voce minaccioso che mette in guardia e seduce, come un vera e propria vendita per corrispondenza.

Sarà proiettato a Torino mercoledì 30 novembre alle ore 17:00 presso la Sala Romano 1 - Sezione Cortometraggi Italiani. In replica sabato 3 dicembre alle ore 11:00 presso la Sala Romano 3.

23/11/2022, 09:30