TFF40 - Marco Turco: "Carlo Rivolta e la generazione perduta"

Marco Turco ha presentato al Torino Film Festival 40 il suo ultimo documentario, "La generazione perduta", un racconto degli anni '70 in Italia e dell'impatto devastante che ebbe l'eroina su quei giovani.

"Era l'ultimo tassello mancante nel mio percorso in quel decennio - confida Turco - probabilmente il più doloroso da affrontare. Il primo approccio è stato cercare di capire cos'era successo a parte di quelle persone davanti alle conseguenze della tossicodipendenza".

Dopo un grande ed evidente lavoro di documentazione, è emersa la figura di Carlo Rivolta, giornalista molto vicino a quei temi, di cui ha scritto più e meglio di tutti ma da cui è rimasto poi anche inevitabilmente travolto. "Non lo conoscevo prima, ammetto che sembra un personaggio scritto appositamente da uno sceneggiatore. E' stato fondamentale perché così ho potuto raccontare quel mondo dal di dentro, grazie alle sue contraddizioni e alla sua consapevolezza: ogni parola che Claudio Santamaria recita fuori campo è stata scritta da Carlo, viene dai suoi diari, dalle sue interviste, dai suoi articoli".

Molto materiale repertorio mostra i racconti d'epoca di persone, quasi tutte ragazze, vittime della droga, tra cui la testimonianza eccellente della compianta Lilli Carati. "Sono tutte tratte da programmi tv dell'epoca, molti della Rai, e poi qualcosa dal film "Storia di Filomena e Antonio" di Antonello Branca, uno dei pochi a occuparsi del tema insieme al Caligari di "Amore tossico". Poi è sceso come un velo su questo argomento, che abbiamo cercato di togliere".

"La generazione perduta" uscirà in sala a inizio 2023.