Note di regia di "Pluto"
Franco “Chief” Carling vive in mezzo ai ruderi di tre guerre mondiali: ci sono i fortini semidistrutti della Prima Guerra Mondiale, le caserme costruite dal fascismo e ora abbandonate, i bunker della Guerra Fredda. Proprio questo connubio di frammenti e rovine del passato costituisce uno specchio dell’animo umano e una metafora della follia e degli errori in cui ricadiamo sempre, come fossimo tossicodipendenti, come se il nichilismo della Guerra fosse un “porto sicuro”. Sullo sfondo aleggia una fantomatica associazione segreta, la Silent Keeper Society, il cui scopo è contrastare la disponibilità sempre maggiore di materiale fissile, di bombe nucleari esistenti o “in potenza”. Ma questa società segreta, o forse setta, esiste veramente oppure è frutto della mente del protagonista? In una cornice narrativa immaginaria e fantascientifica, costellata di fatti ed immagini reali, Pluto è un film atipico che parla di una spada di damocle, vera e quotidiana, che incombe sulle nostre teste. Attraversando le frontiere tra i generi e gli stili, il tono passerà attraverso atmosfere “end-of-time”, rigorosa ricostruzione storica ed eterne domande. Molte più domande che risposte.
Renzo Carbonera