Note di produzione di "Non Moriro' di Fame"
Il film Non morirò di fame di Umberto Spinazzola, nasce dall’idea del regista di raccontare una storia che, partendo dalla piaga dello “spreco alimentare”, riesca a parlare del tema del “recupero”, che non è solo del cibo, ma anche degli affetti e dei rapporti umani, dove la “tavola”
rappresenta, senza dubbio, uno dei luoghi più importanti.
Nell’epoca contemporanea, dopo la crisi causata dalla pandemia e ancora durante una guerra in atto alle porte dell’Europa, sempre più persone si trovano in una condizione di difficoltà nel reperire cibo e vivere una vita dignitosa.
Tuttavia il cibo esiste, c’è addirittura in sovrabbondanza, ma è consumato in maniera sproporzionata, distribuito in maniera squilibrata e soprattutto sprecato in quantità spaventosa.
La storia del protagonista Pier, ex chef stellato finito in disgrazia, rappresenta il lato oscuro della ristorazione. La realizzazione del lungometraggio ci ha permesso di entrare in un mondo estremamente attuale, l’interesse vivo dei cittadini riguardo il tema ci ha aiutato a portare alla luce questa storia che rappresenta nel contesto sociale un esempio di attenzione a un tema rilevante. Il film è realizzato attraverso una coproduzione canadese, anche questo un importante passo per rendere la storia rilevante non solo a livello nazionale