FEDERICO SAVINA - Il festival di Spello in lutto
Una notizia di quelle che si fa fatica ad accettare, che spaccano il cuore. Così è stato accolto l’annuncio della scomparsa di Federico Savina, sound engineer di fama mondiale, dalla presidente del “
Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri - Le Professioni del Cinema”, Donatella Cocchini, dal suo staff e dai tanti amici della kermesse che da dodici anni accende i riflettori sui mestieri del dietro le quinte.
Dodici anni trascorsi quasi interamente con
Federico Savina al fianco, al punto che il consiglio direttivo del Festival gli aveva conferito la presidenza onoraria e il Comune di Spello la cittadinanza onoraria. Perché il maestro Savina - così come veniva chiamato, nonostante le sue rimostranze perché non si considera tale - è stata una delle colonne portanti del Festival del Cinema di Spello. Insieme alla presidente Cocchini aveva ideato e portato avanti negli anni il progetto “I giovani e la musica”, un format attraverso il quale giovanissimi musicisti suonavano dal vivo in sincrono con le immagini dei cortometraggi d’animazione realizzati dagli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia sede del Piemonte. Un progetto che negli anni ha visto anche la preziosa collaborazione del maestro Fulvio Chiara e che ha dato a tanti ragazzi e ragazze la possibilità di misurarsi con nuove esperienze, come quella di esibirsi all’interno del Museo del Cinema di Torino nel maggio del 2018. E tanti altri sono stati i concerti a cui ha fatto da sfondo l’Umbria e che hanno visto la partecipazione di diverse scuole del territorio.
Sempre all’interno del Festival del Cinema di Spello, Federico Savina aveva deciso di istituire, insieme allo stesso Festival, un riconoscimento alla memoria del fratello: il premio “Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica che nel corso delle varie edizioni è stato conferito a maestri del calibro di Ennio Morricone, Nicola Piovani, Franco Piersanti, Matteo Curallo e Pivio, solo per citarne alcuni.
Nell’ultima edizione del Festival, inoltre, si è tenuta l’unica presentazione del libro “L’esperienza del suono” di Federico Savina, scritto con Roberto Calabretto e pubblicato nel 2022. Una presentazione alla quale il maestro Savina non aveva potuto prender parte, ma che aveva riscosso un grande successo di pubblico in virtù dell’affetto, della stima e dell’ammirazione che tanti hanno sempre nutrito nei suoi confronti. Il volume, che racconta la sua esperienza nel suono e le tante collaborazioni in più di trecento film diretti da registi come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Luchino Visconti, Dario Argento, Joseph Losey e con compositori come Alessandro Cicognini, Nino Rota, Ennio Morricone, Jerry Goldsmith, Leonard Bernstein, a cui ha dedicato la sua intera esistenza, era stato presentato a Spello dal responsabile Preservazione e restauro del Centro Sperimentale di Cinematografia, Sergio Bruno, insieme all’autore e critico cinematografico Alessandro Boschi.
“Con immenso dolore e con le lacrime agli occhi salutiamo te Federico, il grande Maestro Federico Savina, nostro presidente onorario, grande amico del festival, con te abbiamo fatto progetti bellissimi con i ragazzi. Hai trasmesso il tuo amore per il suono e la musica. Non volevi che ti chiamassimo Maestro ma tu lo sei e lo sarai per sempre. Ci mancherai tantissimo ma noi continueremo ciò che tu ci hai insegnato e che abbiamo fatto insieme. Sei nei nostri cuori”. Questo il messaggio che la presidente Cocchini e l’intero staff del Festival hanno dedicato a Federico Savina, alla notizia della sua scomparsa. La figura di Federico Savina continuerà ad essere ricordata dal Festival. “Daremo seguito, com’era nelle sue volontà - ha dichiarato Donatella Cocchini -, ai progetti avviati insieme e alla strada che insieme abbiamo tracciato in questi anni”.
11/05/2023, 13:11