IL FASCINO DEL FORMATO RIDOTTO - Installazione e rassegna a Milano
La collezione di apparecchiature a passo ridotto donate dal sig. Gianfilippo Salvetti alla Cineteca di Milano, è senza dubbio uno dei fondi italiani più ricchi di strumenti foto-cinematografici amatoriali.
Per passo ridotto si intendono, infatti, i formati di misura inferiore al 35mm, ovvero il 16mm ma soprattutto l’8mm e il Super8, che hanno trovato un’ampia diffusione a uso della cinematografica amatoriale e semi-professionale dagli anni Cinquanta fino all’avvento delle videocamere portatili. Questo successo è stato garantito sia dal costo inferiore di tali tecnologie, sia dalla loro leggerezza e praticità d’uso. Utilizzate per documentare la vita privata e famigliare, per realizzare reportage di viaggio o brevi film di finzione, le cineprese di formato leggero si sono diffuse in Italia parallelamente ad alcune riviste di settore, tra cui Cinema Ridotto (1953) e L’altro Cinema – Rivista del cinema d’amatore (1954), che hanno contribuito alla formazione di operatori e montatori cinematografici non professionisti, fornendo dettagliate informazioni di carattere tecnico e stilistico.
Costituito da oltre 350 oggetti tra cineprese, moviole, proiettori, visori, obiettivi, esposimetri e custodie, il fondo copre un arco temporale che va dal 1961 al 1984. I marchi presenti vanno dai più noti e blasonati Paillard Bolex e Arriflex fino a quelli più ignoti come Goku e Dejur. Di ogni brand, soprattutto di quelli di maggiore diffusione come Agfa, Canon, Bell & Howell, Eumig, Fujica, Kodak, Sankyo e molti altri, sono presenti decine di modelli che testimoniano da una parte la vitalità del mercato, dall’altra la costante ricerca tecnologica per offrire ai propri clienti un prodotto sempre più pratico, leggero e di qualità. Le aziende produttrici presenti nel fondo sono soprattutto giapponesi, (Chinon, Fujica, Yashica, Canon), statunitensi (Kodak, Bell & Howell) ed europee – in particolare svizzere (Paillard Bolex), tedesche (Arri, Eumig, Agfa), francesi (Beaulieu, Muray) e italiane (Bencini, Silma) – , ma non mancano anche modelli di aziende dell’est Europa, tra cui l’Unione Sovietica (Kiev, Kbapu) e la Repubblica Ceca (Meopta).
Ricca è anche la sezione di ottiche, cioè degli obiettivi generalmente intercambiabili, a disposizione del cineoperatore, e degli esposimetri, strumenti per misurare la quantità di luce e permettere di regolare correttamente le impostazioni della camera. La cinematografia domestica non necessitava solo di cineprese ma anche di altra attrezzatura, tra cui moviole e giuntatrici per poter visionare ed editare il proprio girato, e un proiettore per mostrare il lavoro finito. Nel fondo sono presenti molti di questi strumenti per la maggior parte ancora funzionanti, tra cui alcuni visori in plastica destinati ad un uso casalingo sempre più semplificato, destinati addirittura a bambini e ragazzi.
La selezione di oggetti provenienti dal fondo Salvetti - in esposizione permanente al MIC con uno straordinario e futuristico allestimento a partire da fine agosto 2023 - arricchisce il percorso museale mettendo in evidenza un aspetto importante della tecnologia cinematografica, quella amatoriale e semi-professionale, appunto, che ha contribuito a formare una generazione di cineamatori dalle cui fila sono emerse figure di spicco del cinema sperimentale e documentaristico italiano degli anni Sessanta e Settanta.
Il nuovo allestimento prevede una colonna e sei teche che saranno posizionate all’interno degli spazi espostivi del MIC e che saranno costantemente riallestite con il materiale del fondo Gianfilippo Salvetti. Nella sala delle esposizioni temporanee del MIC ci sarà il FOCUS: IL CINEMA DI PLASTICA dove saranno in esposizione molteplici oggetti cinematografici utilizzati nelle case degli anni Sessanta, come moviole, cineprese, proiettori e visori costruiti in plastica per rendere l’home video maggiormente vicino all’utente, parificandolo a un oggetto domestico come un tostapane o un frullatore!
Dal 25 agosto ad arricchire questo allestimento una rassegna cinematografica che in qualche modo vuole far riscoprire al pubblico il fascino dell'analogico con film che si avvalgono di preziose immagini e inserti di film d'archivio in vari formati (dal 16 mm al super 8) e che hanno sperimentato e innovato.
Da non perdere infine martedì 12 settembre alle ore 18.00 la presentazione della nuova esposizione di apparecchiature a passo ridotto alla presenza del collezionista Gianfilippo Salvetti e del Direttore di Cineteca Milano, Matteo Pavesi. A seguire un aperitivo sarà offerto a tutti e tutte!
17/07/2023, 14:19