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SICILIAMBIENTE 15 - Il tempo dei Giganti, vittime della Xylella


Al Festival di San Vito Lo Capo dedicato all'ambiente e ai diritti umani, il documentario di Davide Barletti e Lorenzo Conte sull’epidemia di Xylella in Puglia, causa della morte di milioni di alberi d’ulivo, simbolo della regione. Campi sterminati di alberi rigogliosi in pochi anni si sono trasformati in un cimitero di “moncherini”, senza più chiome, senza più vita.


SICILIAMBIENTE 15 - Il tempo dei Giganti, vittime della Xylella
"Il tempo dei Giganti" a SiciliAmbiente 2023
In Puglia da anni è in corso la più grave pandemia botanica del secolo: un batterio da quarantena, la Xylella Fastidiosa, sta uccidendo milioni di alberi d’ulivo, stravolgendo paesaggio, economia e relazioni umane. "Il Tempo dei Giganti", documentario diretto da Davide Barletti e Lorenzo Conte, narra il viaggio di Giuseppe, voce narrante del film, verso la terra del padre, nella Piana degli ulivi monumentali, al quale spiega passo per passo il diffondersi dell’epidemia, di un batterio invisibile che sconvolgerà la vita di un’intera regione, la sua storia, le sue radici, il suo futuro.

“Una pianta-mondo, antichi “patriarchi” che hanno visto celeberrimi condottieri e sovrani sono una testimonianza del mondo”, così definisce gli ulivi secolari il sociologo Stefano Cristante, professore all’Università del Salento, nel documentario di Davide Barletti e Lorenzo Conte, a dimostrazione che ci troviamo di fronte non solo a un disastro economico per l’agricoltura pugliese, ma a una ferita profonda nell’identità di una terra, di una popolazione che in quegli alberi ha sempre visto un punto di riferimento, una presenza immortale, un simbolo.

I registi, con gli interventi di studiosi, botanici, agricoltori, imprenditori, come Riccardo Valentini (Ecologo e Premio Nobel per la pace nel 2017), Marco Cattaneo (Editor in Chief di National Geographic, Le Scienze e Mind), lo scrittore Daniele Rielli, il giornalista Stefano Liberti (Internazionale) e la divulgatrice scientifica Alessandra Viola, indagano le cause, gli effetti e i metodi di approccio volto a contrastare l’epidemia per ricostruire il territorio che ne è colpito. E, senza polemiche né pregiudizi, ma mostrando solo la realtà dei fatti, si mostra anche come, solo pochi anni prima della pandemia di Covid, molti provvedimenti scientifici per frenare l’epidemia di Xylella furono contrastati da una rivolta popolare che vedeva nello sradicamento degli alberi secolari oscuri complotti contro il Salento per un non ben specificato motivo, proteste verso le quali la politica non seppe trovare una soluzione.

In un territorio devastato dalla desertificazione e dal cambiamento climatico, quello di Giuseppe è un viaggio doloroso che intreccia memorie, storie e testimonianze sulla vicenda Xylella e che dà anche una speranza verso il futuro attraverso le testimonianze di chi ha cercato sin dall’inizio una soluzione: come Chiara Paladini, che in piena emergenza Xylella ha lasciato la Germania per tornare in Puglia e prendere in mano gli ulivi di famiglia investendo nell’ovicoltura, innestando i suoi alberi con gemme di varietà resistenti per cercare di salvarli, e fino ad ora il suo intervento sta funzionando.

Il documentario di Barletti e Conte, liberamente ispirato al libro di Stefano Martella “La morte dei Giganti. Il batterio Xylella e la strage degli ulivi millenari”, edito da Meltemi, propone quindi una visione a 360° della questione Xylella, analizzando ogni aspetto economico, scientifico, sociale e anche ancestrale per comprendere al meglio le radici del problema ma anche le fondamenta di una regione, che fra suggestioni e concretezza trova linfa in quegli alberi, per secoli indistruttibili, oggi fragili e malati.

20/07/2023, 09:08

Caterina Sabato