Note di regia di "Viva a Temp!"
In Basilicata, alla bellezza pura dei luoghi e della cultura fa da contraltare un continuo senso di precarietà, di distruzione e di abbandono. E in particolare questo risulta evidente nel rapporto tra uomo e natura, uomo e territorio. Ho deciso di dar voce alla mia generazione coinvolgendo tre giovani lucani con uno stretto rapporto con la propria terra, un rapporto di amore e odio, cura e rabbia. Facendomi ispirare dai cerimoniali magici lucani e dai rituali del sud Italia ho deciso quindi di portare i protagonisti a intessere un nuovo dialogo con la propria terra, un processo di esorcizzazione dei luoghi per restituire un futuro alla terra lucana. Il rituale è pensato per andare oltre lo schermo e permettere ad ognuno di noi di vincere la crisi della presenza demartiniana e riprendere in mano il nostro futuro, futuro che non esiste senza una lotta concreta per la salvaguardia ambientale.
Beatrice Surano