Note di regia di "Uomini da Marciapiede"
Uomini da marciapiede si rivolge ad un pubblico che ama il calcio. Parliamo di un pubblico numeroso che va dagli adolescenti alle persone di una certa et à , ma si rivolge, anche, al pubblico femminile che, pur disinteressato al calcio, pu ò trovare nel racconto tanti aspetti che appartengono al mondo delle donne. Per questa ragione ho immaginato una regia non statica, la macchina da presa si deve muovere seguendo i personaggi e lo stile, sempre al servizio della narrazione, cambi a registro in base alle situazioni in cui si trov an o i protagonisti. Infatti se nelle scene che riguardano in modo pi ù specifico l'avventura, i movimenti di macchina s ono pi ù rapidi, pi ù vicini al linguaggio del videoclip, in altri momenti utilizzo inquadrature pi ù intense per raccontare gli stati d'animo dei protagonisti e dei personaggi a loro pi ù vicini. A mio avviso una storia come questa, che guarda al calcio, nostro sport nazionale, con ironia, ma allo stesso tempo con la consapevolezza di quanto sia radicato socialmente in noi, è un modo per racconta re l'Italia di oggi con le sue eccezionalit à e i suoi paradossi ad un pubblico fatto soprattutto di giovani, ma non solo.
Francesco Albanese