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Note di regia di "Carved by Light. Sert/Miro'"


Note di regia di
"Nulla esiste senza luce". Josep Lluís Sert

La storia di "Carved by Light" nasce dall'amicizia di due uomini, l'artista Joan Miró e l'architetto Josep Lluís Sert. Un'amicizia intima, rispettosa ed esclusiva coltivata per oltre 50 anni. La loro empatia è facilmente spiegata: entrambi nati a Barcellona, una città piena di speranze a inizio anni 30, quando si conobbero ed iniziarono a collaborare. Hanno lottato per la repubblica e sono stati poi costretti a fuggire all'arrivo del regime di Franco. Nei decenni successivi, entrambi hanno finalmente ottenuto il riconoscimento internazionale, senza però mai rinunciare ai loro princìpi. E ora, alla fine degli anni '60, ritornano nella loro terra natale per lasciare un'impronta duratura, da maestri rispettati.
Il loro progetto guarda al futuro, è unico ed idealistico, contemporaneamente un gesto di affermazione politica e di riconciliazione personale.
"Questo edificio è in qualche modo la sintesi di tutti gli esperimenti degli anni", ricorda Sert.
Si chiama CEAC, il Centro per gli Studi d'Arte Contemporanea ed è la prima collezione pubblica di arte contemporanea della Catalogna. Non era solo o non voleva essere un museo chiuso,
un mausoleo dell'artista Miró, ma un luogo aperto a tutte le forme di contaminazione artistica del presente, alle avanguardie, al dibatto sui temi dell'arte e dell'uomo del tempo.
Quella che conosciamo oggi come Fondazione Miró, in mezzo al verde della collina del Montjuic, ha aperto le sue porte il 10 di giugno del 1975, durante il franchismo.
Joan Miró ne fu l'ispirazione e il principale finanziatore, insieme all'amico e mecenate Joan Prat. Josep Lluís Sert è l'architetto che da vita a questa visione.

Il mio documentario prende le mosse da un incarico specifico, quello di seguire il ritono dell'archivo alla sua sede orginaria, al primo piano della torre ottogonale posta affianco all'ingresso dell'edificio.
Ma subito il progetto si è subito perso nel piacere dell'esperienza sensoriale, quasi mistica che pervade l'atmosfera di questo luogo. Il suo genius loci, aereo, spirituale, poetico, mi ha spinto a invadere con piacere il campo del documentario di creazione.
Intorno al tema della cura, dell'incredibile dedizione che molte persone hanno nei confronti dell'edificio e delle opere che contiene, si sviluppa una storia corale dove molte persone
dedicano tutta la loro attenzione al nostro protagonista assoluto. Ma la Fondazione Miró non è solo mura di cemento armato. È anche e soprattutto un'idea del mondo che oggi sta per compiere 50 anni.

"Carved by light. Sert/ Miró" è il racconto poetico di quest'idea.

Niccolò Bruna