Note di regia di "Profondo Argento"
Questo documentario vuole ripercorrere aspetti meno noti ma decisamente importanti nella persona di Dario Argento. Come è noto, infatti Dario Argento è uno dei registi più noti e più apprezzati nel mondo, e il recente trionfo da lui riportato al George Lincoln Center di New York - dove era organizzata in suo onore una retrospettiva di film restaurati- è l’ennesima prova di una popolarità che coinvolge soprattutto le nuove generazioni. Argento è comunemente considerato un maestro del brivido, ma la sua personalità è molto più complessa e tracce di questo sono facilmente verificabili nel suo cinema. Ad esempio, Argento ama molto la comicità e di questo troviamo ampia traccia nei suoi film. Le atmosfere thriller e quelle horror, infatti, si mescolano inaspettatamente (ma non troppo) con spunti e passaggi che sono tipicamente di commedia, proprio come avviene nella costruzione di favole che come sappiamo sono una delle sue grandi passioni. Inoltre, il commento musicale nei suoi film non è mai casuale e meno che mai banale. Oltre a grandi compositori per il cinema (primo tra tutti Ennio Morricone, per i suoi primi film), Argento ha coinvolto uomini di musica di grande rilevanza, da Keith Emerson a Bill Wyman e Brian Eno, senza ovviamente dimenticare il sodalizio con i Goblin ed i tentativi con i Pink Floyd e con i Deep Purple, mentre la lirica ha fatto spesso capolino dentro il suo cinema e Argento stesso si è cimentato anche in regie d’opera. La sua fama internazionale coinvolge nomi molto importanti, dal direttore della programmazione della Cinémathèque Française al direttore del Moma, da registi come John Carpenter e William Friedkin a scrittori come Banana Yoshimoto e Stephen King. Lo scopo del film è quello di ripercorrere queste tracce di solito non esplorate dai suoi esegeti, e far conoscere in tutto il mondo la complessità intellettuale e personale di uno dei registi più visti e più amati.
Giancarlo Rolandi, Steve Della Casa