Note di produzione di "Io, Il Tubo e le Pizze"
Il progetto era nato nel 2015, per realizzare un film da una sceneggiatura di Ugo, tratta dal suo libro “La storia sono io” che parlava della sua vita privata e degli episodi salienti della sua vita professionale. Trovammo presto l'adesione al progetto di Rai Cinema, di Cinecittà Luce e del Ministero, ma impiegammo quasi un anno per "costruirlo" produttivamente e durante la preparazione, divenne per lui impraticabile continuare, a causa dell’impegno fisico che la lavorazione del film avrebbe richiesto. Lui stesso pensò di modificare l’impostazione del film, raccontando invece una sintesi divertente del suo percorso creativo e professionale e delle opere da lui realizzate per la TV (che ne hanno innovato il linguaggio) e per il Cinema. Semplificò quindi il racconto, che, come era stato concepito, avrebbe richiesto ricostruzioni storiche che partivano dagli anni ’30 ad oggi, ma mantenendo l’ironia e la godibilità delle situazioni, orientandolo ai momenti più rilevanti della sua carriera professionale. Essi costituiscono anche uno spaccato della società italiana dagli anni sessanta ad oggi vista attraverso alcuni dei film, dei documentari e dei programmi televisivi che aveva realizzato. Il film mantiene la freschezza originaria e lo sguardo sulla realtà, ironico, divertito e impegnato delle sue opere. All'aggravarsi delle condizioni di salute di Ugo, che avevano influenzato e rallentato la realizzazione ed il completamento del film, si aggiunsero, rinviandone l'uscita, nostri problemi personali e finanziari della Achab, causati dai film precedentemente realizzati ed infine la morte di Ugo. Nel contempo e subito dopo, il dolore per la scomparsa di Ugo e il diffondersi dell'epidemia di Covid, resero prima inopportuna e poi impossibile l'uscita del film.. Successivamente Enrico Bufalini per la distribuzione Luce Cinecittà e noi, ritenemmo opportuno editare il film in occasione e con il sostegno di un Festival importante, anche come omaggio alla memoria di Ugo. Ringraziamo quindi per questa opportunità il Presidente Gian Luca Farinelli e il Direttore artistico Paola Malanga, che anche come Rai Cinema ci aveva, insieme a Federico Pedroni, sempre aiutati. Infine salutiamo tutti quelli che hanno collaborato al film e gli spettatori che vorranno ricordarsi sorridendo, di Ugo.