BARI INTERNATIONAL GENDER FESTIVAL 9 - Dal 3 al 30 novembre
Torna BIG | Bari International Gender Festival, manifestazione transfemminista di cinema e arti performative alla nona edizione, che dal 2015 si presenta nella città di Bari come un presidio multidisciplinare con l’obiettivo di indagare i temi dell’identità, del corpo e delle relazioni. Sperimentando venues non convenzionali e attivando azioni performative per la costruzione di reti e alleanze culturali, da venerdì 3 a giovedì 30 novembre il festival diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), presenta un fitto programma di appuntamenti dedicati alla danza, al teatro, alle arti visive, al cinema, alla musica contemporanea per offrire al pubblico anteprime nazionali e prime visioni a tema queer.
Oltre ad essere promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), BIG | Bari International Gender Festival è sostenuto dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia Regione Puglia, PACT Teatro Pubblico Pugliese a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Comune di Bari, dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, Centro Antidiscriminazioni del Comune di Bari, Medihospes, Centro Antiviolenza - Assessorato al Welfare del Comune di Bari, Ambasciata Olandese e Pro Helvetia, realizzato in collaborazione con Fondazione Apulia Film Commission, Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ - Dipartimento ForPsiCOm, Teatri Di Bari e Teatro Kismet, insieme a una vasta rete di collaborazioni in loco tra fondazioni culturali, enti ed associazioni non profit attive nel campo delle arti e dell’attivismo.
Un’edizione come sempre all’insegna dell’accessibilità e della trasversalità degli approcci che propone format differenti per l’incontro vivo con le comunità di riferimento diventando un campo d’azione per il pensiero critico e la ridefinizione di ciò che è contemporaneo in un luogo come la Puglia, decentralizzato rispetto i grandi centri di produzione culturale. Un sogno ad occhi aperti per una città mediterranea, recita infatti ‘Big Dream’, la parola chiave scelta dai co-direttori artistici per descrivere l’atmosfera che si respirerà a Bari per tutto il mese di novembre.
“Big Dream è un invito a superare il confine labile tra veglia e sonno, un’esortazione a vivere il desiderio. Viviamo un tempo che ci vuole in attesa, in prestazione, fuori dal corpo o nella sua immagine funzionale al sistema. Cosa resta di noi se non recuperiamo l’istinto felice ad agire l’utopia? Siamo partite da questo per orientare le nostre scelte, spesso scomode: abbiamo scommesso in un festival lungo un mese perché il tempo insieme, tra questioni fondamentali, è prezioso; abbiamo diffuso il BIG in tutta la città, coinvolgendo spazi/processo impegnati in attivismo culturale, per lasciare che il pubblico ci possa cercare, desiderare, farsi comunità; abbiamo programmato artistə che propongono indagini deflagranti, che affondano le loro pratiche in corpi posizionati in trame intersezionali; abbiamo immaginato momenti in cui la parola libera diventi circolarità che ci racconta il nostro decidere di essere a Sud e creare nicchie sempre più vaste di autodeterminazione sociale e artistica”, commentano Tita Tummillo e Miki Gorizia.
30 appuntamenti, 50 ospiti nazionali e internazionali, tra cui Ivo Dimchev, Barbara Voghera con Fondazione Lenz, Simone Aughterlony, Regina José Galindo, Madalba, Rrose.
15 venues tra teatri, sale cinema, palazzi nobiliari, pinacoteche, aule universitarie, castelli, chiese, librerie, spazi indipendenti e polifunzionali. Una programmazione filmica con visioni selezionate dai più importanti festival internazionali. Vivere BIG | Bari International Gender Festival significa anche immergersi nella realtà di un tessuto architettonico e sociale vibrante e multiforme, approcciare tutte le forme della vita urbana per la fitta rete di partner e luoghi sparsi tra la periferia e il centro della città e dotarsi di strumenti espansi di percezione del reale.
Sul fronte delle immagini in movimento, dopo la sua presentazione al Festival di Roma, la sezione cinema del BIG ospita Orlando, ma biographie politique di Paul Preciado, manifesto-sogno del noto filosofo che, raccogliendo testimonianza di 26 persone trans e non binarie tra gli 8 e i 70 anni dà voce a chi che non ha ancora riconoscimento e visibilità, politica e sociale (domenica 5, ABC Cinema). Tra le proiezioni in programma, tutte selezionate dai più importanti festival internazionali, anche Y diretto da Matea Kovač, All the colours of the world are between black and white, esordio alla regia di Babatunde Apalowo; Kokomo City della regista D. Smith, Agrilogistics di Gerard Ortìn Castellvi, film che mettono in luce tematiche legate alla sessualità, al postumano, all’ecologia e la decolonizzazione; Malqueridas, esordio alla regia di Tana Gilbert, e Cinque Uomini, documentario di Cosimo Terlizzi, un diario al di là della scena.
02/11/2023, 12:26