Note di regia di "Mario Masini, il Cinema delle Ombre"
Ho conosciuto Mario Masini circa dieci anni fa sul set di un film dove io facevo l’aiuto regista e lui il direttore della fotografia. Sul set eravamo tutti un po’ intimoriti dalla “fama” che precedeva Masini, lo storico direttore della fotografia di Carmelo Bene e di altri grandi film italiani e stranieri. Ma la sorpresa fu conoscere una persona affascinante e allo stesso tempo semplice, molto rigoroso ma anche amabile, disponibile. Siamo diventati amici e da quell’incontro sono nate delle collaborazioni che hanno poi portato alla realizzazione di questo documentario, che è incentrato sulla multiforme attività artistica di Masini. Fotografo, direttore della fotografia, ma anche pittore, scultore, regista teatrale, scrittore e soprattutto antroposofo, seguace degli insegnamenti di Rudolf Steiner. Un personaggio variegato, ricco di contraddizioni e di umanità, quell’umanità più vera, più importante, che discende dal conoscere l’arte e dal riconoscere in ogni persona la scintilla del divino, l’unicità e importanza dell’individuo. Il ritratto che ho voluto dare di Mario Masini, con questo documentario, è quello di una persona che attraverso lo studio, la cultura e la propria professione arriva a raggiungere la dimensione umana più alta, quella della consapevolezza, della comprensione e della tolleranza nei confronti dei suoi simili.
Antonio De Lucia