Note di produzione di "Banksy e la ragazza del Bataclan"
Siamo una casa di produzione indipendente fondata a Roma oltre 30 anni fa, animata dall’obiettivo di raccontare storie che offrano uno spunto di riflessione sulle tematiche più diverse ma anche più controverse. Per noi produrre un documentario non è un lavoro in serie e non segue le regole della grande produzione industriale standardizzata: scegliamo le storie con estrema cura, perché quelle storie diventano poi le nostre. La vicenda della Ragazza triste di Banksy incarna come forse nessun’altra icona luci ed ombre di un mondo, quello della street art, in continua evoluzione: un’opera spontanea, politica e illegale dello street artist più famoso al mondo racchiude in pochi tratti di bomboletta spray il dolore della società francese e internazionale per gli attentati jihadisti del 13 novembre 2015 a Parigi e in particolare al Bataclan, dove quella notte persero la vita 90 persone. Produrre un documentario per raccontare questa storia è stata una grande responsabilità prima ancora che un motivo di orgoglio. Una responsabilità nei confronti delle vittime degli attentati e delle loro famiglie, cui è dedicata l’opera di Banksy, ma anche nei confronti della comunità internazionale, che ha seguito con partecipazione gli eventi legati al Bataclan e al destino della Ragazza triste, dal suo furto al ritrovamento. Il linguaggio del documentario è spesso percepito dai più giovani come polveroso e lontano dai loro interessi. Raggiungere questa fascia di pubblico in questo momento storico dove il formato più diffuso sono i TikTok che durano meno di 15 secondi rappresenta una sfida per ogni produttore ma anche per ogni broadcaster. Abbiamo provato a farlo con questo progetto, dimostrando che il documentario può incuriosire, intrattenere, essere tensivo e offrire spunti di riflessione. La street art è un linguaggio contemporaneo, popolarissimo tra i giovani, e riteniamo che portarlo all’attenzione del grande pubblico e della grande distribuzione televisiva possa essere un elemento di richiamo per tutte le generazioni. A livello produttivo abbiamo replicato la collaborazione franco-italiana tra la Polizia Giudiziaria francese e il Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale: il documentario è infatti una italo-francese tra GA&A e Tinkerland, in co-produzione con RAI Cultura, ARTE G.E.I.E. e Cinecittà Luce, in associazione con Teche RAI, RTS e RTBF. Abbiamo fatto del nostro meglio per raccontare tutto ciò con la cura che ci contraddistingue e il rispetto verso una tematica, quella della memoria collettiva e individuale, che fa parte del nostro DNA e del sistema di valori che da oltre 30 anni comunichiamo alle platee internazionali attraverso il nostro lavoro.