Note di regia di "Io sono un po' matto e tu?"


Note di regia di
La mia idea alla base della realizzazione di “Io sono un po’ matto e tu?”, film con un cast straordinario composto da noti attori italiani e la partecipazione di 30 attori diversamente abili membri della Compagnia Stabile del Teatro Patologico, non era semplicemente quella di uscire nelle sale ma era quella di raccogliere fondi utili all’importante progetto scientifico “All Mad Free”, da me ideato e progettato, primo al mondo che si andrebbe a realizzare. Il film ha, quindi, come prima e principale finalità quella di sensibilizzare il pubblico sul tema, sempre poco trattato e approfondito, della disabilità psichica e poi quello pratico di sostenere il progetto scientifico, i cui protocolli verranno presentati a New York presso la sede dell’ONU il 15 giugno 2024 per la conferenza mondiale del DESA (Dipartimento per gli affari economici e sociali) Nel progetto “ALL MAD FREE” verranno monitorati, tramite applicazione di apparecchiature altamente specializzati (neurofeedback) e, gli specifici effetti in termini neurologici della terapia d’ambrosiana sugli utenti disabili che partecipano alle lezioni tenute da competenti docenti del Teatro Patologico. Gli utenti parteciperanno a una serie di esercizi che seguono il profilo delineato dal metodo di teatro-terapia ideato da D’Ambrosi, mantenendo un assetto di controllo e verifica delle reazioni cerebrali con il neurofeedback, seguendone la risposta psicofisiologica tramite apprendimento, memoria, percezione e controllo fisico del corpo e dello stato di benessere. Ogni dato verrà utilizzato per contribuire alla riuscita di una ricerca scientifica che potrà essere poi applicata a campi e patologie sempre più ampi. Al termine dello studio e dell’elaborazione dei dati raccolti, psichiatri e psicologi potranno fornire, con l’ausilio della ricerca effettuata dal Teatro Patologico, una proposta di intervento o di modifica del piano di cura farmacologica applicato al singolo o, in termini più ottimisti e positivi, per unnutrito gruppo di soggetti dalle patologie messe sotto studio nel periodo di ricerca del progetto scientifico. Nello specifico il film in questione così diventerà uno strumento per sensibilizzare il pubblico alle problematiche del disabile psichico e ai risultati, quasi miracolosi, che possono scaturire da un intenso e ben progettato lavoro di teatro-terapia.