Note di regia di "The Complex Forms"
Arriva un momento della vita in cui tutto sembra crollare. Un tempo in cui dici a te stesso che tutto è finito e che l’unica forma di riscatto è rappresentata da una quieta sottomissione. Tuttavia questa sospensione, questa attesa, questa anestesia è sempre illusoria, e soprattutto ha un prezzo. “
The Complex Forms” racconta un limbo esistenziale, vissuto in una elegante villa novecentesca, dove i nostri protagonisti aspettano qualcosa e, come accade nella vita, neanche sanno cosa sia in arrivo. Tuttavia un incontro avviene, un incontro che è una fantasmagoria, dove creature ciclopiche e maestose, risuonanti di preziosi monili e provenienti da luoghi antichi come il tempo, ci mettono di fronte al fatto che in questo mondo siamo solo ospiti evanescenti. “
The Complex Forms” è un film sobrio ed eccessivo insieme,
dove la sobrietà e l’austerità proprie dell'unità di spazio convivono con la meraviglia e con il fantastico provenienti da un altrove, che è sempre stato lì, oltre la soglia del nostro percepito.
Fabio D'Orta