Note di regia di "La Memoria dell'Acqua"
Il documentario è costituito da campioni “acquisiti” dall’ecosistema del fiume Po in un’operazione per certi versi simile a quella che si attua in ambito scientifico quando si studia la natura.
In ogni campione, dove troviamo rappresentata la totalità dell’ecosistema stesso, c’è anche l’essere umano, che si autopresenta ancora come elemento organizzatore della realtà e che sembra lasciar trasparire l’esistenza di un rapporto conflittuale con la natura percepita come distinta da sé.
C’è poi una sezione dedicata al mondo agricolo e al fuoco come elemento purificatore e propiziatorio, protagonista di riti propri della tradizione contadina: ci si allontana dalla realtà più propriamente fluviale per sottolineare l’importanza dell’interazione fra tutti gli elementi costitutivi di un territorio.
Lo stesso livello narrativo rimanda intenzionalmente all’essenza del fiume. Il film documentario, cortometraggio scorre , infatti, da una storia all’altra, e da una citazione letteraria all’altra, senza soluzione di continuità, generando volutamente un flusso continuo senza arco drammatico che lascia aperta la possibilità di aggiungere infinite storie.
Un invito dunque a lasciarci portare dalla corrente del fiume – e della storia/Storia – e ad aprirci a incontri e racconti che possono coinvolgerci nella riscoperta del “nostro” Po.
Sol Capasso