SANTOCIELO - Quando la pancia cresce a lui
Dopo
Marcello Mastroianni (in "
Niente di grave suo marito è incinto" di Jacques Demy,1973) e il muscoloso Arnold Schwarzenegger ("
Junior" di Ivan Reitman, 1994) tocca stavolta al malcapitato
Salvo Ficarra di "
Santocielo" sopportare la miracolosa gravidanza maschile.
E sì perché nel gustoso e delicato film diretto da
Francesco Amato, il comico siciliano deve generare, su errore di un malcapitato e sventurato angelo in missione sulla Terra (
Valentino Picone) un nuovo messia dopo l’ordine di un Paradiso democratico guidato da un Dio (l’irresistibile
Giovanni Storti) che vorrebbe invece un nuovo e definitivo diluvio universale. Le conseguenze saranno comiche e problematiche, con le tematiche di cui si dibatte oggi (parità di genere, famiglie allargate e diritti) al centro di una pellicola che conferma il talento del duo comico nella commedia sociale dopo i riuscitissimi "
Andiamo a quel paese" e "
L’ora legale".
Tra preghiere inutili, assemblee plenarie, voglie di gelato e test di gravidanza in versione horror (l’angelo si nasconde dietro la tenda del bagno del probabile ingravidato con la provetta impugnata come il coltello di Psycho), vicini impiccioni, una moglie in fuga (l’ottima
Barbara Ronchi, psicologa poco rassicurante) e una suora (
Maria Chiara Giannetta) che s’innamora di quell’angelo travestito sulla terra da strano tuttofare, "
Santocielo", prodotto da
Attilio De Razza e scritto da
Ficarra e Picone con Francesco Amato, Davide Lentieri e Fabrizio Testini, mette in scena amori e pregiudizi da un’idea (una storia sugli angeli) cullata da molto tempo da Ficarra e Picone che festeggiano i 30 anni di carriera.
E mentre quel vicepreside bigotto e poco democratico si scopre incinto ecco l’assedio dei media che fanno business di quella gravidanza aliena. Una fuga nel passato e una nevicata alla Frank Capra metteranno a posto le cose. Finale a sorpresa. Forse qualche taglio avrebbe giovato al ritmo dell’insieme - 120’ sembrano un po’ troppi - ma il garbo, la simpatia e l’affiatamento degli interpreti valgono la visione di un film che provoca riflessioni senza mai scadere nella guerra ideologica da salotti televisivi.
07/12/2023, 10:17
Claudio Fontanini