IL MODERNISSIMO DI BOLOGNA - Una nuova sala riprende vita
"
Il Modernissimo di Bologna" di
Giuseppe Schillaci fa parte di una serie di documentari prodotti da Wim Wenders nel 2014 con il titolo "
Cattedrali della Cultura 3D", in cui si partiva dall'idea di dare voce agli edifici come fossero delle persone per raccontarci una storia.
Siamo nel 1914 e a Bologna viene realizzato, sotto la superficie del manto stradale, il Cinema Modernissimo. La sala è rimasta in attività fino al 2000 ed ora rinasce a nuova vita. Prendendo come motivo conduttore alcune memorie di un cinefilo e padre che si indirizza ad un figlio lontano e misterioso, il regista
Giuseppe Schillaci racconta la storia dello storico edificio con uno sguardo aperto alla società bolognese, ma anche più in generale a quella italiana. Schillaci si inventa in sceneggiatura la figura del padre immaginario, che si è visto portare via dalla moglie il figlio, quando aveva pochissimi anni. La famiglia letteraria, viveva proprio in quel palazzo e anche l’amore tra i due genitori, era nato proprio lì dentro in sala.
Il documentario presenta spezzoni di film e materiali di archivio, messi a disposizione dalla Cineteca di Bologna, che ha contribuito anche al restauro della sala. Il film è suggestivo ed emozionante, ma meriterebbe forse una voce narrante più caratterizzata, che quella di Ermanno Cavazzoni, mitico scrittore ed autore, ma purtroppo non altrettanto efficace come interprete unico di un testo così delicato. Il flusso del montaggio, molto ben strutturato attraverso l’accostamento delle immagini, rischia delle volte di perdere forza, a causa di un rallentamento della parola. Questo documentario festeggia anche un nuovo inizio per la cultura Bolognese, che anche grazie a questa sala, potrà avere uno spazio ulteriore per proiezioni cinematografiche, proprio vicinissimo a Piazza Maggiore.
08/12/2023, 10:35
Duccio Ricciardelli