Note di produzione de "La seconda chance"
Con i toni della commedia e un tocco di magia abbiamo prodotto un film sulla famiglia in cui, speriamo, tutti si possano ritrovare. Che succede veramente tra genitori e figli ad un certo punto della vita? Nelle famiglie delle pubblicità i ragazzi sono tutti carini e affettuosi: quando tornano da scuola abbracciano la mamma e le chiedono la merenda perché muoiono di fame; quando rientra il padre gli si buttano addosso e lo riempiono di baci e attenzioni. Nelle famiglie vere, invece, quando i ragazzi diventano adolescenti sono scostanti, a tratti antipatici, non parlano mai coi genitori e li maltrattano ad ogni occasione. Dal canto loro, il padre e la madre cominciano ad essere stufi del lavoro, dei colleghi complicati, dei vicini impiccioni e di tante preoccupazioni: le rate del mutuo, la macchina che sarebbe da cambiare e i ragazzi, poi, non vanno neanche tanto bene a scuola, chissà come finiranno. E così le famiglie spesso arrancano. Ognuno, perso nei suoi cattivi pensieri e nelle preoccupazioni, mantiene rapporti fatti di poche parole e di superficiali “come va?”. Ma qualche rimpianto fa comunque capolino quando meno te lo aspetti, qualche “perché” è sempre in agguato, così come “forse si potrebbe…” o “È davvero troppo tardi?”. È proprio in quei pensieri la sola possibilità di ritrasformarsi in famiglia. Ma è difficile e qualcuno deve inventarsi qualcosa e, soprattutto, convincere tutti gli altri a partecipare. Perché, come per la famiglia del nostro film, è possibile farcela.