GIUSY FRALLONARDO - "La tv è stata un nuovo focolare"
LA LUCE NELLA MASSERIA andrà in onda su Rai Uno domenica 7 gennaio per celebrare i 70 anni dall'inizio (avvenuto il 3 gennaio del 1954) del regolare servizio di trasmissione della RAI su tutto il territorio nazionale. Lo hanno diretto Riccardo Donna e Tiziana Aristarco, coppia sul set e nella vita, e racconta l’arrivo della televisione in una famiglia di Matera negli anni ’60. Nel cast anche
Giusy Frallonardo.
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Il film - spiega l'attrice -
parla di un Italia che non c'è più, ingenua, piena di valori solidali e familiari, di lavoro contadino, di lavoro da fare in comunità e non ognuno per sé come oggi. Una società che cambia nel corso del film perché il focolare domestico passa dal camino alla tv, il nuovo focolare, dalla società della solidarietà si passa a quella dello show business. Ma in quel momento è ancora tutto magico, c'è la luce nuova del progresso e ci sono immagini mai viste, la tv permette di entrare in contatto con mondi sconosciuti: a Matera è arrivata sono negli anni '60, era una terra lontana dal boom economico".
Che personaggio è la sua Damianina?
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Una tipica mamma del sud, con la disponibilità a qualsiasi sacrificio per tenere insieme la sua famiglia e quella di origine. E' anche disposta a fare gli straordinari, un tipo di donna che è ancora oggi replicata ma non con la stessa declinazione, oggi c'è una consapevolezza diversa. A un certo punto lei avrà una quota di eredità pari ai fratelli e questo creerà scandalo per l'epoca, i maschi erano superiori e la minorità femminile c'era anche lì. La società è cambiata per fortuna, in quella era un valore ripetere le cose esattamente come si erano sempre fatte non accettando il cambiamento: pian piano grazie alla magia di ciò che arrivava nella case dalla tv la situazione è mutata".
"La Luce nella Masseria" ha un ampio cast.
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Vero, e ci tengo a sottolineare il coraggio della produzione nella scelta non prevedibile, ci sono molti esordienti scelti per le loro capacità e poi c'è un protagonista come Domenico Diele, che ha avuto negli ultimi anni un vissuto complicato: vedendolo, non poteva essere che lui a interpretare il film. Il mio personaggio interagisce con il padre, Renato Carpentieri, con Diele ovviamente che è mio fratello, con Carlo De Ruggieri e Nando Irene, con Viviana Altieri e Lia Trivisani, Aurora Ruffino ed Elvira Camarrone. Ma soprattutto con gli straordinari bambini: si pensi anche solo al piccolo Giovanni Limite, giovanissimo e bravissimo, ma ancor più sorprendente preparitissimo, sapeva le parti di tutti sul set".
Il film è girato a Matera, città speciale.
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Si è creata un'atmosfera meravigliosa, i due registi ci han fatto sentire famiglia, hanno voluto tutti noi per tutto il mese delle riprese a Matera, volevano che ci frequentassimo. Si sono un po' divisi i ruoli (Riccardo dava più attenzione a inquadrature e aspetti tecnici, Tiziana agli attori e alla recitazione), e così hanno come raddoppiato il nostro tempo, sono due esseri straordinari. Matera è stata casa, ci ha accolto e ci rimane nel cuore".
"La luce nella masseria" arriva in un momento intenso della sua carriera.
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Il mio primo impegno resta sempre il teatro, in particolare "Hell in the cave" che porto avanti con Enrico Romita da circa 13 anni nelle Grotte di Castellana, uno spettacolo immersivo di cui recentemente ha parlato anche la CNN. Poi "Ternitti", dal romanzo di Mario Desiati, sempre in teatro. E in tv ogni cosa fatta, anche le più piccole, sono state un dono per me: "Per Elisa - Il Caso Claps", girato anche qui in Basilicata anche se a Potenza, un'esperienzona emotiva grazie al lavoro del regista Marco Pontecorvo, e "Noi siamo leggenda", che racconta di amianto come "Ternitti": ho solo un piccolo ruolo ma racconta un mondo, ed è ciò che cerco".
04/01/2024, 17:22
Carlo Griseri