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ITADAKIMASU - Per l'Epifania un concerto dedicato
alle colonne sonore dei film di Miyazaki


ITADAKIMASU - Per l'Epifania un concerto dedicato alle colonne sonore dei film di Miyazaki
"Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime", in corso al Palazzo della Meridiana di Genova, da il benvenuto al nuovo anno e alla Befana ospitando, sabato 6 gennaio 2024, alle 21, nel bellissimo chiostro del palazzo, "Armonie incantate: una notte con Miyazaki", un concerto per pianoforte e voce dedicato alle colonne sonore dei film cult di Hayao Miyazaki, durante il quale saranno eseguiti anche brani tratti dal repertorio della musica tradizionale giapponese. Sul palco, la mezzo soprano Hiromi Yamada, attiva sia in Italia che in Giappone, che nelle sue numerose esibizioni si fa portavoce delle culture di entrambi i paesi, accompagnata dal pianista Denis Zardi, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, mentre a presentare la serata sarà Marco Del Bene, docente di Storia del Giappone presso il Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali dell’Università La Sapienza e presidente dell’Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone di Ravenna. Il biglietto del concerto, che ha un costo di 19 € a persona e non comprende l’ingresso alla mostra, può essere acquistato direttamente presso la biglietteria di Itadakimasu. Piccole Storie Nascoste nella Cucina degli Anime, oppure online, sul sito www.mostraitadakimasu.it, con diritto di prevendita.

Quando nel 1985 Miyazaki fondò insieme ad altri registi e produttori lo Studio Ghibli, non immaginava che i suoi lungometraggi avrebbero fatto la storia del cinema d’animazione, certo anche grazie alle stupende colonne sonore che accompagnano le vicende dei protagonisti e che hanno contribuito a rendere questi capolavori tra i più acclamati e amati in tutto il mondo. La performance di Hiromi Yamada e Denis Zardi ci permetterà di ascoltarne alcune tra le più celebri, come quelle del maestro Jo Hisaishi composte per “Laputa - Castello nel cielo” e per “Ponyo sulla scogliera”, quelle di Hiroko Taniyama che accompagnano “La collina dei papaveri”, e ancora le note di Yumi Kimura scritte per il pluripremiato “La città incantata”.

Tra i componimenti classici, invece, saranno eseguiti quelli musicati da Michiko Inoh a partire dall’opera poetica Cento poesie di cento poeti, risalente al periodo Kakamura, e quelli di Hiroshi Aoshima ispirati al Man’yoshu, detta anche “Raccolta delle diecimila foglie”, la più antica collezione di poesie di waka giunta fino a noi.

In programma anche melodie, sia tradizionali che moderne, dedicate al tema del cibo. Proprio come Itadakimasu vuole raccontare, infatti, nella cultura nipponica il cibo non è solo nutrimento per il corpo, un qualcosa di atto a sostentare la vita. È molto di più, è rifugio per l’anima, un elemento che accompagna le persone nella loro crescita personale e spirituale. Un concetto, questo, che permea il mondo del cinema e degli anime, dove abbondano le scene conviviali, ma che i giapponesi hanno imparato a veicolare anche attraverso il linguaggio universale della musica. Ed ecco, quindi, la canzone del bentō box, dedicata al porta pranzo immancabile nella quotidianità di ogni giapponese, e quella dell’itadakimasu, la formula rituale di ringraziamento che nel Paese del Sol Levante viene pronunciata prima del pasto. Una performance tra passato e presente che ci invita ad una “scorpacciata” sonora, perché si dice che in Giappone il cibo innanzitutto si guarda e poi mangia... ma, ancora prima, si ascolta!

05/01/2024, 13:26