Note di regia di "Una al Giorno"
Quando ho iniziato a pensare alle scene di "Una al giorno", ho immaginato un racconto in cui la luce accompagnava la protagonista nella sua storia. Ho scelto di raccontare questa storia senza musica, ma solo con immagini, suoni, rumori e voci fuori campo. L'intera storia si svolge in una notte, dal tramonto all'alba, e la luce diventa la compagna di viaggio della protagonista. L'oppressione femminile è mostrata come un annientamento visivo della persona in cui Angela, inizialmente oppressa non solo da una società maschile ma anche dal suo compagno, è accompagnata da una luce che rispecchia la sua trasformazione portandola a una nuova vita. La violenza subita dalla protagonista è raccontata solo dalla voce fuori campo, lasciando le immagini all'immaginazione.
Vincenzo Agosto