MATTEO QUERCI - "Sfidiamo le categorie di genere"
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Come è nata l'idea per la realizzazione di "Non Aprite Quella Bara"?
L'idea per la realizzazione del mio film è nata principalmente dall'esperienza di scoprire quasi per caso il paese di Lucchio e realizzare che l'atmosfera magica che lo avvolge si addiceva perfettamente alla storia che volevo raccontare.
Mi interessava affrontare il tema dei due fratelli che, fondamentalmente, non sono mai stati uniti perché non sono mai andati d'accordo dispersi in questo universo parallelo.
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Come avete lavorato con Francesco Ciampi?
Ho lavorato con Francesco Ciampi in modo molto collaborativo e creativo.
Francesco è stato il primo a cui ho mostrato il Paese ed è rimasto sbalordito da quanto fosse interessante questo posto.
Abbiamo avuto delle lunghe sessioni di lettura della sceneggiatura insieme, discutendo del personaggio e delle sue motivazioni e sperimentando diverse interpretazioni durante le prove.
Francesco ha saputo portare una grande profondità e sensibilità al ruolo, arricchendo notevolmente il nostro film.
- Come avete scelto il cast del film?
Ho scelto il cast del film mentre immaginavo la storia e delineavo il profilo di ogni personaggio.
Man mano che sviluppavo i personaggi, l'immagine degli attori che avrebbero interpretato i ruoli diventava sempre più chiara.
Ho avuto la fortuna di ottenere l'ok di tutti gli attori che inizialmente avevo in mente, consentendoci di formare un cast perfetto per il film.
- Ci puoi parlare dei due "fratelli diversi" del film, intepretati da Francesco Ciampi ed Orfeo Orlando?
L'idea dei due fratelli diversi è un omaggio a un film cult che ha segnato la mia adolescenza, ovvero i Blues Brothers.
La visione di due fratelli dalla conformazione fisica diversa, vestiti di nero con cravatta nera e affrontanti una serie di peripezie quasi insuperabili, era estremamente stimolante e soddisfacente per me.
Nel delineare il profilo di ogni personaggio, ho voluto catturare quell'energia e vitalità.
Inevitabilmente, i due fratelli dovevano trovare un punto d'incontro.
- "Non Aprite Quella Bara" è un film con tanti generi che si intersecano tra loro, come lo classificheresti?
Non Aprite Quella Bara è un film che sfida le classiche categorie di genere, mescolando elementi della commedia, del thriller e, in alcuni momenti, persino dell'horror.
Le sue atmosfere spaziano dall'umorismo al brivido, con scene che alternano suspense ad intense emozioni.
In definitiva, potremmo classificarlo come una commedia, ma anche un thriller, poiché riesce a coinvolgere gli spettatori in un viaggio pieno di sorprese e contrasti.
- Come avete scelto le location del film?
Le location del film sono state scelte in collaborazione con il mio direttore della fotografia, Daniele Botteselle, e il mio aiuto regia, Nicola Petralia.
È stato un lavoro lungo e meticoloso, passando settimane alla ricerca dei luoghi perfetti.
In situazioni più rischiose, abbiamo dovuto avere piani di riserva, tuttavia, il risultato finale è stato estremamente gratificante, con le scene del film montate che rispecchiavano perfettamente la visione che avevamo in mente.
- Due parole su Gaia Nanni, che trovo superlativa nel suo ruolo...
Gaia Nanni è stata eccezionale nel suo ruolo, portando una leggerezza e una poesia al film che lo arricchiscono in modo straordinario.
La sua interpretazione ha aggiunto un tocco speciale a questa commedia dal sapore di thriller.
Sul set, l'interpretazione di Gaia Nanni non è stata una sorpresa, considerando la prova di lettura avvenuta mesi prima in un ufficio di produzione, lontano dal set e dal film, quando eravamo ancora in preparazione.
In quel momento ho capito che la bravura di questa attrice avrebbe sicuramente rappresentato un incredibile valore aggiunto al potenziale di questo film.
- Due parole sul cast che vanta alcuni nomi importanti...
Durante le riprese, ho avuto il privilegio di lavorare con un cast straordinario.
Orfeo Orlando si è distinto nell'interpretare il personaggio di Enzo con bravura e impegno, regalandoci momenti di pura gioia e grande intensità sul set.
Paolo Hendel, sempre disponibile e professionale, ha arricchito il set con la sua presenza e la sua esperienza.
Alessio Sardelli ha dato vita al personaggio di Renato con una magnifica interpretazione, trasmettendo emozioni fin dai primi momenti sul set.
Barbara Enrichi ha contribuito con la sua gentilezza e delicatezza, aggiungendo un ulteriore valore alla nostra esperienza di lavorare insieme.
David Brandon ha portato la sua esperienza sul set, contribuendo con la sua presenza unica alla realizzazione di una delle scene più importanti del film.
Infine, la presenza della star americana Tomas Arana ha aggiunto un tocco internazionale al film, creando un'atmosfera hollywoodiana che ha caratterizzato la scena più "pericolosa" del film.
13/03/2024, 14:12
Simone Pinchiorri