I SOGNI ABITANO GLI ALBERI - A Firenze giovedì 11 aprile
Dopo il successo al Torino Film Festival, arriva al cinema La Compagnia di Firenze, la città in cui è stato girato,
I sogni abitano gli alberi, opera prima di Marco Della Fonte, autore della sceneggiatura con Pietro Ragusa, interpretato da Kiera Morgan, Pietro Ragusa ed Evita Ciri, prodotto da Naked Love, in collaborazione con Venus in Scorpio e Lost Pictures.
Il film sarà presentato
giovedì 11 aprile, alle ore 19.00, a La Compagnia, alla presenza del regista Marco Della Fonte, della produttrice Kiera Morgan, dei protagonisti Pietro Ragusa e Kiera Morgan, della produttrice Caterina Pani e di parte del cast artistico, tra cui Giusi Merli, Piera Dabizzi e Luciano Casaredi. Introduce in sala dal critico Giovanni Bogani. Il film resterà poi in programmazione a La Compagnia, nei giorni sabato 13 aprile, alle 15.00, domenica 14 aprile alle 18.30, lunedì 15 aprile alle 16.30 e mercoledì 17 aprile alle 15.00.
Ispirato a fatti realmente accaduti nel 1978, quando l'Italia è il primo Paese al mondo ad abolire i manicomi, grazie alla legge Basaglia, il film racconta di due personaggi che la società respinge. Dopo aver trascorso 5 anni in un ospedale psichiatrico, Anja, ritorna a casa da suo fratello Ettore e dalla moglie Lisa, in un piccolo paese nell’appennino toscano. Per tutti Anja è una ragazza russa disturbata, tranne che per Libero, "il matto del paese”, l'unico che la tratta senza pregiudizi, e che, con la sua innocenza fanciullesca, le permette di essere libera. A causa dell’omicidio di suo padre, Libero ha trascorso un periodo in manicomio criminale e adesso vive con la madre. Anja e Libero si innamorano. La comunità disapprova i “folli amanti”, e quando Anja rimane incinta, è l’inizio della fine: la sua famiglia farà di tutto per separarli e impedire la nascita di una ''famiglia inaccettabile”.
Una decina di anni fa, il regista, Marco Della Fonte, viene a conoscenza di una storia accaduta nel 1978. È la storia d’amore tra due cosiddetti “malati di mente” che si incontrano nell’appennino tosco-emiliano dopo la chiusura dei manicomi in seguito alla legge Basaglia. Una storia di umanità e di amore. Insieme a Pietro Ragusa, scrivono la sceneggiatura. E decidono di farne un film. Lui lo avrebbe diretto, e Pietro avrebbe interpretato Libero, il protagonista della storia. Per molti anni hanno cercato chi potesse produrre il film, ma nessuna produzione è andata mai fino in fondo al progetto.
Poi, un paio di anni fa, un’attrice inglese, Kiera Morgan, si è innamorata di questa storia ed è riuscita, in Inghilterra, a trovare le risorse per rendere questo film una realtà, e ne è diventata produttrice. Insieme hanno costituito una società per la produzione del film, che è stato girato in 5 settimane sulle montagne toscane, usando fino all’ultimo centesimo per le riprese e la post-produzione senza fare accordi di distribuzione o prevendita.
L’obbiettivo era raccontare la storia e avere la massima libertà artistica possibile. Adesso stanno cercando, con non poche difficoltà, visto il sistema distributivo italiano, di trovare una distribuzione per far arrivare questa storia al pubblico.
08/04/2024, 11:14