LUDENDO DOCET - Il gioco del filmare
Un film girato tutto in piano sequenza, presso il Teatro del mutuo soccorso a Casnigo, nella provincia di Bergamo.
Il critico cinematografico di Roma,
Domenico Monetti, deve andare a Bergamo e partecipare ad un esperimento filmico della durata di 70 minuti, durante il quale deve assaporare 2 kg di ostriche e bere 2 bottiglie di vino. Deve rispondere inolte a 30 domande, di cui non sa assolutamente nulla, 15 di cultura generale e 15 di natura personale.
Vengono estratte le domande come in un quiz, Domenico Monetti interrompe il proprio discorso quando l'attore Vincenzo Turca porta al tavolo una nuova pallina. Un’ultima di colore nero, avvolta nella pagina dei necrologi del giornale l’Eco di Bergamo, viene nascosta in una tasca dello stesso Vincenzo Turca. Quella pallina contiene una domanda molto personale per il critico.
Ludendo Docet si sviluppa attraverso una severa e giocosa struttura, in cui il regista diventa organizzatore e master di un congegno organizzato in precedenza. Il film si sviluppa in modo surreale e divertente, permettendo a
Luca Ferri di realizzare un'opera tra lo sperimentale e il didattico, un documentario speciale e mai banale.
Torna alla mente di chi scrive il bellissimo film, "Le cinque variazioni" di Lars Von Trier, in cui il regista sfidava il proprio maestro di cinema, Jorgen Leth in una "docu sfida", sempre più difficile e grottesca.
Ludendo Docet è sicuramente uno dei film più eccentrici ed originali usciti in Italia quest'anno, l'ennesima dimostrazione di ingegno di Luca Ferri, uno dei registi più interessanti del nostro cinema off.
15/05/2024, 08:34
Duccio Ricciardelli