LA LINEA DEL TERMINATORE - Un apologo sulla memoria
dei sentimenti dal sapore universale
A partire dal materiale biografico della protagonista
Fernanda Gonzalez, emigrata da Buenos Aires alla volta dell'Italia dove ha trovato l'amore della sua vita,
Gabriele Biasi lo mette in dialogo con immagini d'archivio sulle missioni spaziali per fare del suo cortometraggio un apologo sulla memoria dei sentimenti dal sapore universale.
Immersivo e seducente,
La Linea del Terminatore rimane anche molto oltre la visione, come il riverbero di una calda e intensa luce improvvisa. Un sogno, una fuggente ma luminosissima stella che cade nel cielo indifferente alle emozioni umane.
Un'opera ambiziosa ma che al tempo stesso conosce i propri limiti, trovando la sua perfetta dimensione nella durata scelta, ennesima dimostrazione della vitalità del cinema sperimentale.
13/06/2024, 11:45
Alessandro Amato