banner430X45

ANIMALI RANDAGI - Due ragazzi e un'ambulanza


L'opera prima di Maria Tilli nella finzione ha nel cast Giacomo Ferrara e Andrea Lattanzi. Luca e Toni vivono in un piccolo paese di provincia in cui non succede mai niente. Passano le giornate fra lavoro e noia che tentano di sfidare con sostanze stupefacenti e imprese irrazionali, giusto per provare un po’ di adrenalina. Un viaggio "extra" per accompagnare un uomo malato nella sua casa in Serbia può cambiare tutto...


ANIMALI RANDAGI - Due ragazzi e un'ambulanza
Prendi un tema forte, come l'eutanasia; aggiungi un genere che ha le sue regole e il suo fascino immortale, l'on the road; impreziosisci con un bel cast tra cui primeggia la giovane coppia di talenti composta da Andrea Lattanzi e Giacomo Ferrara. Sembra la ricetta di un cocktail riuscito, impossibile da sbagliare, e invece l'opera prima "Animali randagi" di Maria Tilli lascia in bocca un sapore amaro, quello di un'occasione persa, di una sceneggiatura troppo ricca di ellissi e di non detti, di una storia punteggiata da abbozzi di eventi che si susseguono senza una vera causa, solo perché devono avvenire (può mancare in un simile film, ad esempio, una scena coi protagonisti in acido?).

Sia chiaro, "Animali randagi" - la storia di un viaggio in ambulanza di due giovani autisti soccorritori un po' sbandati, per portare un uomo malato nella sua casa natale in Serbia - resta un esordio interessante che sa regalare scene di qualità, che ha un crescendo verso il finale, girato da una regista giovane che dimostra una buona padronanza del mestiere, un talento acerbo ma visibile.

A mancare è però soprattutto la scrittura (e un sonoro in presa diretta che renda comprensibili i dialoghi: in più momenti si fa davvero fatica a capire): non basta il filo rosso del viaggio come motore delle azioni, troppe cose sembrano avvenire senza reali motivazioni e molte restano interrotte senza generare comprensibili conseguenze.

Ivan Franek è una garanzia per ruoli di uomini rudi ma con l'anima, Agnese Claisse si dimostra la scelta giusta per il ruolo di sua figlia, con cui cerca in extremis un rapporto più forte.

Lattanzi e Ferrara guidano (anche in senso letterale) il film, dimostrando un'affinità notevole che basta a tratti a giustificare la visione, confermando la loro attitudine al mestiere. "Animali randagi" resta quindi un esordio da non trascurare ma da cui era lecito attendersi di più, come da quegli studenti evidentemente dotati che sembrano accontentarsi del minimo sforzo: servirà maggiore applicazione, in futuro, ma i risultati potranno essere presto eccellenti.

25/06/2024, 08:15

Carlo Griseri