Note di regia di "Il Confine di Brina"
Il Docufilm nasce da un incontro fortuito.
Da mesi ero alla ricerca di spunti per un film sui passeurs, senza alcun risultato.
Monica Malfatti una domenica mattina mi invia il trafiletto di un quotidiano dove si parlava di passeurs, confini e salvezza dalle guerre. Era una conferenza che ci sarebbe stata l’indomani, tenuta dalla prof. Maria Luisa Crosina. Avrebbe parlato di Adamello Collini ed Ettore Castiglioni, due alpinisti che durante la seconda guerra mondiale si prodigarono per salvare quante più vite possibile attraverso il confine con la Svizzera. Era finalmente lo spunto di cui avevo bisogno!
Seguirono mesi febbrili di ricerche e letture durante le quali scoprii tante storie simili: alla fine scelsi, tra gli altri, quattro personaggi che si erano distinti per il loro coraggio e spirito umanitario al di là da ogni ideologia, anche a costo di sacrificare la propria vita: Adamello Collini, Ettore Castiglioni, Bruno Pilat e don Pietro Cortiula.
Quattro vite straordinarie di cui raccontare.
Il fondamentale supporto alla ricerca è venuto da tutti i protagonisti del docufilm, in primo luogo da Maria Luisa Crosina e Bianca Pilat che mi hanno letteralmente inondato di materiale di ricerca spesso inedito. La parte difficile è stata riuscire a rendere uniforme e coerente tutto quello che avevo raccolto, sia durante i viaggi e le riprese che avevo effettuato, sia durante il complesso lavoro di montaggio del film.
IL CONFINE DI BRINA è il risultato di un lavoro corale, dedito a riportare alla luce la storia di chi non ha voluto mai parlare delle proprie azioni e dei salvataggi che effettuò durante la guerra.
Gabriele Donati